Province autonome du Trentin

Loi provinciale du 31 août 1987, n° 18

Création de l'Institut mochéno-cimbre, et règles pour la protection et la promotion de la culture des populations germanophones dans les communes de Palu del Fersina, Fierozzo, Frassilongo et Luserna de la province du Trentin

L'Annexe à la fin de la loi no 18 a été abrogé par l'article 18 de la Loi provinciale du 23 juillet 2004, no 7, qui se lit comme suit:

LEGGE PROVINCIALE 23 luglio 2004, n. 7

Disposizioni in materia di istruzione, cultura e pari opportunità

(b.u. 3 agosto 2004, n. 31, suppl. n. 3)

Articolo 18

Modificazioni della legge provinciale 31 agosto 1987, n. 18 (Istituzione dell'Istituto culturale mocheno-cimbro e norme per la salvaguardia e la valorizzazione della cultura delle popolazioni germanofone dei comuni di Palù del Fersina, Fierozzo, Frassilongo e Luserna in provincia di Trento)

Omissis - Commi sostitutivi del titolo, degli articoli 2 e 3, modificativi dagli articoli 4, 5, 6, 8, aggiuntivi dell'art. 8 bis e abrogativi dell'allegato alla l.p. 31 agosto 1987, n. 18.

7.
Entro il 31 ottobre 2004 il consiglio di amministrazione dell'Istituto culturale mocheno-cimbro adotta il nuovo statuto dell'Istituto mocheno in applicazione di quanto previsto da quest'articolo. Per l'adozione di tale deliberazione non fanno parte del consiglio di amministrazione dell'Istituto culturale mocheno-cimbro i rappresentanti della sola minoranza linguistica cimbra. Le modificazioni allo statuto sono approvate dalla Giunta provinciale entro trenta giorni dal ricevimento della deliberazione e trovano comunque applicazione dal 1° gennaio 2005.


8. Entro il termine previsto dal comma 7 il consiglio di amministrazione dell'Istituto culturale mocheno-cimbro approva il bilancio preventivo dell'Istituto cimbro per l'anno 2005 e adotta lo statuto del medesimo istituto, che è approvato dalla Giunta provinciale entro trenta giorni dal ricevimento della relativa deliberazione. Per le deliberazioni relative all'approvazione del bilancio e all'adozione dello statuto non fanno parte del consiglio di amministrazione dell'Istituto culturale mocheno-cimbro i rappresentanti della sola minoranza linguistica mochena.

9. Dal 1° gennaio 2005 l'Istituto culturale mocheno-cimbro assume la denominazione e le funzioni dell'Istituto mocheno previste dalla legge provinciale 31 agosto 1987, n. 18, come modificata da quest'articolo. A decorrere dalla medesima data è istituito l'Istituto cimbro.

10. Nel definire la composizione del consiglio di amministrazione gli statuti dell'Istituto mocheno e dell'Istituto cimbro devono comunque garantire la presenza di un rappresentante dei comuni di riferimento di ciascun istituto e di un rappresentante della provincia; per i componenti del consiglio di amministrazione diversi da quelli nominati in rappresentanza dei comuni e della provincia lo statuto prevede comunque un numero non superiore a tre.

11. La Giunta provinciale nomina i membri dei consigli di amministrazione dell'Istituto mocheno e dell'Istituto cimbro, nella composizione prevista dai rispettivi statuti.

12. All'Istituto cimbro sono trasferiti i beni immobili appartenenti all'Istituto mocheno-cimbro situati nel comune di Luserna; sono altresì trasferiti all'Istituto cimbro i beni mobili e gli archivi dell'Istituto mocheno-cimbro riferiti alla minoranza linguistica cimbra. All'individuazione dei beni mobili, degli archivi e degli immobili provvedono d'intesa, anche ai fini dell'intavolazione, i presidenti dell'Istituto cimbro e dell'Istituto mocheno.

[...]

LOI PROVINCIALE du 23 juillet 2004, n° 7

Dispositions relatives à l'éducation, la culture et l'égalité des sexes

(Bulletin officiel du 3 août 2004, no 31, suppl. no 3)

Article 18

Modifications de la loi provinciale du 31 août 1987, no 18 (Création de l'Institut culturel mochéno-cimbre, et règles pour la protection et la promotion de la culture des populations germanophones dans les communes de Palu del Fersina, Fierozzo, Frassilongo et Luserna de la province de Trento)

Suppressions - Les alinéas remplacent le titre, les articles 2 et 3, modifiant les articles 4, 5, 6, 8, en addition à l'art. 8bis et abrogeant l'Annexe de la loi provinciale du 31 août 1987, no 18.

7. Le 31 octobre 2004, le conseil d'administration de l'Institut culturel mochéno-cimbre a adopté le nouveau statut de l'Institut culturel mochéno-cimbre, conformément aux dispositions du présent article. Pour l'adoption de la présente résolution les représentants de la minorité linguistique cimbre ne font pas partie du conseil d'administration de l'Institut culturel mochéno-cimbre. Toute modification des statuts doit être approuvée par la Junte provinciale dans les trente jours suivant la réception de la résolution et s'applique à compter du 1er janvier 2005.

8. Dans le délai prévu au paragraphe 7, le conseil d'administration de l'Institut culturel mochéno-cimbre approuve le budget pour l'année 2005 et adopte les statuts dudit institut, qui est approuvé par la Junte provinciale dans les trente jours suivant la réception de la résolution. Pour les délibérations concernant l'approbation du budget et l'adoption des statut les représentants de la seule minorité linguistique mochène ne font pas partie du conseil d'administration de l'Institut culturel mochéno-cimbre.

9. A partir du 1
er janvier 2005, l'Institut culturel mochéno-cimbre prend le nom et les fonctions de l'Institut mochène prévus dans la loi provinciale du 31 août 1987, no 18, telle que modifiée par le présent article. À la même date est créé l'Institut cimbre.

10. Pour déterminer la composition du conseil d'administration, les statuts de l'Institut mochène et de l'Institut cimbre doivent encore assurer la présence d'un représentant de la commune de résidence pour chaque établissement et un représentant de la province; pour les membres du conseil d'administration des autres que ceux qui sont nommés pour représenter les municipalités de la province, la loi prévoit que le nombre ne dépasse pas trois.

11. La Junte provinciale désigne les membres du conseil d'administration de l'Institut mochène et de l'Institut cimbre, selon la composition prévue dans leurs statuts respectifs.

12. À l'Institut cimbre sont transférés les biens immobiliers appartenant à l'Institut mochéno-cimbre situé dans la municipalité de Luserna; sont également transférés à l'Institut cimbre les biens meubles et les archives de l'Institut mochéno-cimbre mentionnés par la minorité linguistique. L'identification des biens meubles, des archives et des biens immobiliers doit être approuvée, même pour la prise en chage, par les présidents de l'Institut cimbre et de l'Institut mochène.

[...]

 

LEGGE PROVINCIALE 31 AGOSTO 1987, N. 18

Istituzione dell'Istituto culturale mocheno-cimbro e norme per la salvaguardia e la valorizzazione della cultura delle popolazioni germanofone di comuni di Palù del Fersina, Fierozzo, Frassilongo e Luserna in provincia di Trento

(B.U. 8 settembre 1987, n. 40)

Articolo 1

Finalità

1. La Provincia autonoma di Trento con la presente legge si propone, nel rispetto dell'articolo 6 della Costituzione, di dare applicazione agli articoli 2 e 8 del testo unico dello statuto speciale d'autonomia per il Trentino - Alto Adige approvato con il D.P.R. 31 agosto 1972, n. 670, ai fini di tutelare e valorizzare il patrimonio etnografico e culturale delle popolazioni germanofone dei comuni di Palù del Fersina, Fierozzo, Frassilongo e Luserna, con particolare riguardo alle espressioni linguistiche di tali popolazioni.

Articolo 2

Istituto culturale mocheno-cimbro

1. Per conseguire le finalità di cui al precedente articolo 1, è istituito l'Istituto culturale mocheno-cimbro con sede in Palù del Fersina, al quale sarà data una denominazione nella lingua mochena e cimbra, sentita la commissione culturale di cui all'articolo 3 dell'allegato statuto.

2. L'Istituto culturale mocheno-cimbro è di seguito indicato con il termine "istituto".

3. L'istituto avrà una sede distaccata nel comune di Luserna.

Articolo 3

Statuti

1. Le norme sulle finalità, sulla struttura e sul funzionamento dell'istituto sono stabilite dallo statuto allegato alla presente legge.

2. Lo statuto può essere modificato con deliberazione assunta a maggioranza assoluta dei componenti del consiglio di amministrazione dell'istituto e approvata dalla Giunta provinciale. Le relative deliberazioni sono pubblicate sul Bollettino ufficiale della regione.

Articolo 4

Bilanci e controlli

1. I bilanci preventivi e le relative variazioni nonché i conti consuntivi dell'istituto sono comunicati alla Giunta provinciale che, nei trenta giorni successivi al ricevimento, potrà annullarli in caso di gravi violazioni dei fini dell'istituto o delle disposizioni dello statuto ovvero promuoverne il riesame con richiesta motivata.

2. In caso di riscontrata impossibilità di funzionamento degli organi dell'istituto o di gravi irregolarità amministrative, la Giunta provinciale può disporre lo scioglimento del consiglio di amministrazione e nominare in sua vece un commissario il quale dovrà provvedere all'ordinaria amministrazione dell'istituto e promuovere, entro i sei mesi successivi alla sua nomina, la ricostituzione del consiglio di amministrazione.

Articolo 5

Sedi

1.
La Giunta provinciale è autorizzata a mettere gratuitamente a disposizione dell'istituto immobili situati nei comuni di cui all'articolo 1 da utilizzare per scopi culturali, preferibilmente mediante l'acquisto e il restauro conservativo di edifici tipici del luogo.

2. Per i medesimi scopi di cui al comma 1, la Giunta provinciale può altresì finanziarie l'istituto per l'acquisto e l'approntamento di immobili situati nei comuni di cui all'articolo 1 nonché per l'effettuazione di altre spese inerenti la manutenzione straordinaria dei medesimi immobili, l'acquisto di arredi e di attrezzature.

Articolo 6

Entrate degli istituti

1.
Al funzionamento dell'istituto si provvede con i frutti del patrimonio e i proventi dell'attività dell'istituto medesimo e con contributi di enti o privati.

2. La Giunta provinciale è autorizzata ad assegnare un contributo annuale idoneo a garantire il funzionamento dell'istituto sulla base del bilancio annuale di previsione e del programma annuale di attività dell'ente.

Articolo 7

Articolo abrogato dall'art. 82 della l.p. 11 settembre 1998, n. 10.

Articolo 8

Conoscenza delle lingue mochena e cimbra nella scuola dell'obbligo

1.
Tra le iniziative finanziabili ai sensi dell'articolo 9 della legge provinciale 10 agosto 1978, n. 30 e successive modificazioni ed integrazioni, rientrano eventuali attività volte alla conoscenza ed all'approfondimento delle lingue e della cultura mochena e cimbra.

2. A tal fine i competenti organi scolastici elaborano programmi inerenti all'attuazione di dette iniziative, alla cui realizzazione possono provvedere sia gli stessi sia il comprensorio anche attraverso apposite convenzioni con l'Istituto culturale mocheno-cimbro.

Articolo 8 bis

Funzionamento dell'Istituto cimbro

1.
Per il funzionamento e per il perseguimento dei propri fini istituzionali l'Istituto culturale mocheno-cimbro si avvale di personale messo a disposizione dalla provincia e dai suoi enti funzionali i cui oneri rimangono a carico del rispettivo ente di appartenenza. L'istituto può avvalersi, previa stipula di apposita convenzione, di personale del comune di Luserna; può inoltre assumere personale con contratto di diritto privato.

Articolo 9

Norma di salvaguardia

1. Nei confronti delle scuole dell'infanzia operanti alla data dell'entrata in vigore della presente legge nei comuni di Palù del Fersina, Frassilongo e Luserna, non trova applicazione il disposto dell'articolo 5, secondo comma, della legge provinciale 21 marzo 1977, n. 13.

LOI PROVINCIALE DU 31 AOÛT 1987, NO 18

Création de l'Institut mochéno-cimbre, et règles pour la protection et la promotion de la culture des populations germanophones dans les communes de Palu del Fersina, Fierozzo, Frassilongo et Luserna de la province de Trento

(Bulletin officiel du 8 septembre 1987, no 40)

Article 1er

Objectif

1. Par la présente loi, la province autonome de Trento propose, conformément à l'article 6 de la Constitution, de donner effet aux articles 2 et 8 du texte consolidé sur la situation particulière de l'autonomie pour le Trentin-Haut-Adige, approuvé par le Décret du président de la République du 31 août 1972, no 670, afin de protéger et valoriser le patrimoine culturel et ethnographique des populations de langue allemande dans les communes de Palu del Fersina, Fierozzo, Frassilongo et Luserna, en particulier en ce qui concerne l'expression linguistique de ces populations.

Article 2

Institut culturel mochéno-cimbre

1. Pour atteindre l'objectif visé à l'article 1, il est créé l'Institut mochéno-cimbre ayant siège à Palu del Fersina, auquel il sera donné un nom en mochène et en cimbre, après consultation de la Commission culturelle visée à l'article 3 du Statut.

2. L'Institut culturel mochéno-cimbre est désigné ci-après par le terme «institut».

3. L'institut possède une succursale dans la ville de Luserna.

Article 3

Statuts

1. Les règles sur les objectifs, la structure et le fonctionnement de l'Institut sont établis par le Statut annexé à la présente loi.

2. Le Statut peut être modifié par une résolution adoptée à la majorité absolue des membres du conseil d'administration de l'Institut et approuvé par la Junte provinciale. Ses délibérations sont publiées dans le Bulletin officiel de la région.

Article 4

Budgets et contrôles

1.  Les budgets et les modifications dans les instituts et les comptes définitifs sont présentés à la Junte provinciale qui, dans les trente jours suivant leur réception, peuvent être annulés en cas de violation grave des fins des instituts ou des dispositions des statuts ou pour en favoriser l'examen avec une demande motivée.

2. En cas d'incapacité de fonctionnement au sein des organismes de l'Institut ou de graves irrégularités administratives, la Junte provinciale peut dissoudre le conseil d'administration et désigner à la place un commissaire qui se chargera de l'administration ordinaire de l'Institut et favorisera, dans les six mois à compter de sa nomination, le rétablisement du conseil d'administration. 

Article 5

Édifices

1.
La Junte provinciale est autorisée à mettre gratuitement à la disposition de l'Institut des édifices situés dans les communes visées à l'article 1 pour usage à des fins culturelles, de préférence par l'achat et la restauration de bâtiments typiques de l'endroit.

2. Pour les mêmes fins prévues au paragraphe 1, la Junte provinciale peut également financer l'Institution pour l'acquisition de biens immobiliers situés dans les municipalités visées à l'article 1 et pour effectuer d'autres dépenses liées à l'entretien de la même propriété ou  l'achat de mobiliers et d'équipements.

Article 6

Revenus des instituts

1.
Les opérations de l'Institut sont assumées par les revenus du patrimoine et du produit des activités de celui-ci, ainsi que des contributions provenant des organismes ou des dons privés.

2. La Junte provinciale est autorisée à allouer une contribution annuelle qui assure le fonctionnement de l'Institut sur la base du budget annuel et du programme annuel des activités.

Article 7

Abrogé par l'art. 82 de la loi provinciale du 11 septembre 1998, no 10.

Article 8

Connaissance des langues mochène et cimbre dans l'enseignement obligatoire

1.
Parmi les initiatives financées par l'article 9 de la loi provinciale du 10 août 1978, no 30, et ses modifications ultérieures, une partie des activités doit viser à approfondir la connaissance de la langue et la culture mochène et cimbre.

2. À cette fin, les autorités compétentes élaborent des programmes scolaires liés à la mise en œuvre de ces initiatives, dont l'application peut être faite ainsi pour le district (comprensorio) par des accords appropriés avec l'Institut culturel mochéno-cimbre.

Article 8 bis

Fonctionnement de l'Institut cimbre

1.
Pour le fonctionnement et la poursuite de ses propres fins institutionnelles, l'Institut culturel mochéno-cimbre dispose du personnel mis à la disposition de la province et de ses organismes fonctionnels, dont les coûts sont assumés par les membres de l'institut concerné. L'institut peut utiliser, après conclusion d'un accord, du personnel de la ville de Luserna; il peut aussi recourir à du personnel moyennant un contrat de droit privé.

Article 9

Règle de protection

1.
En ce qui concerne les écoles primaires, l'opération concernant l'entrée en vigueur de la présente loi dans les communes de Palu del Fersina, Frassilongo et Luserna ne s'applique pas applicable au paragraphe 2 de l'article 5 de la loi provinciale du 21 mars1977, no 13.

Allegato [abrogato]

Statuto dell'Istituto culturale mocheno-cimbro

Articolo 1

1. L'istituto persegue le seguenti finalità:

1) promuove lo studio, la conservazione e la valorizzazione della lingua, della cultura e del folklore mocheno e cimbro;

2) raccoglie e ordina documenti, testimonianze e pubblicazioni relative alla cultura, lingua e storia mochena e cimbra e ne assicura la pubblica fruizione anche attraverso biblioteche e strutture museali;

3) cura pubblicazioni nella lingua mochena e cimbra;

4) provvede alla raccolta, all'elaborazione e alla diffusione del materiale didatticopedagogico relativo alle lingue mochena e cimbra;

5) finanzia ed organizza corsi di preparazione e di aggiornamento all'insegnamento per il personale docente preposto all'insegnamento delle lingue mochena e cimbra;

6) è organo di consultazione obbligatoria per la Provincia autonoma di Trento in materia di lingua della minoranza mochena e cimbra;

7) fornisce pareri in materia di toponomastica locale dell'area linguistica mochena e cimbra;

8) istituisce premi e borse di studio al fine di favorire la conoscenza, lo studio e l'approfondimento del patrimonio culturale e linguistico mocheno e cimbro;

9) stabilisce rapporti di collaborazione e scambio con enti od associazioni, nazionali ed internazionali, aventi scopi analoghi;

10) cura la pubblicazione di un bollettino e di tutti quegli atti che il consiglio di amministrazione dell'istituto riterrà opportuni;

11) stipula accordi e convenzioni con organi di stampa ed emittenti radiotelevisive che utilizzino la lingua mochena o cimbra nelle loro pubblicazioni o programmi secondo le finalità di cui all'articolo 1 della legge istitutiva.

Articolo 2

Il patrimonio dell'istituto è costituito dai beni mobili ed immobili che a qualsiasi titolo transitino in proprietà.

Articolo 3

1. Sono organi dell'istituto:

a) il consiglio di amministrazione;
b) il presidente;
c) la commissione culturale;
d) i revisori dei conti.

Articolo 4

1. Il consiglio di amministrazione è composto da:

a) due rappresentanti della Giunta provinciale;
b) dai quattro sindaci dei comuni di Palù del Fersina, Fierozzo, Frassilongo e Luserna, o loro delegati;
c) due rappresentanti del Comprensorio Alta Valsugana, di cui uno di appartenenza al gruppo linguistico mocheno e uno di appartenenza al gruppo linguistico cimbro;
d) da un rappresentante della Giunta regionale;
e) dal presidente della commissione culturale o suo sostituto.

2. Le funzioni di segretario sono esercitate dal segretario dell'istituto.

Articolo 5

1. I membri del consiglio di amministrazione sono nominati dalla Giunta provinciale, restano in carica per la durata della legislatura provinciale nel corso della quale sono nominati e possono essere riconfermati.

2. Il consiglio di amministrazione elegge al proprio interno ed a maggioranza dei componenti il presidente ed il vicepresidente. I suddetti restano in carica per la durata della legislatura.

3. Dopo due presidenze espresse dalla comunità mochena, la presidenza per la legislatura successiva spetta ad un appartenente alla comunità cimbra.

4. I rappresentanti di cui alla lettera c) dell'articolo 4 sono designati dalla giunta comprensoriale.

5. Il rappresentante di cui alla lettera d) dell'articolo 4 è designato dalla Giunta regionale.

6. Coloro che durante la legislatura vengono nominati in sostituzione di altri membri, restano in carica fino al termine della stessa.

Articolo 6

1. Il consiglio di amministrazione ha i seguenti compiti:

a) esaminare ed approvare i bilanci annuali e pluriennali, le loro variazioni nonché il conto consuntivo;
b) approvare il regolamento relativo al personale dell'istituto;
c) approvare il programma annuale e pluriennale di attività dell'istituto proposto dalla commissione culturale;
d) approvare i programmi di attività che saranno gestiti dai rispettivi comitati di gestione;
e) formulare eventuali proposte di variazione del presente statuto da sottoporre alla Giunta provinciale;
f) nominare il presidente della commissione culturale;
g) nominare il segretario dell'istituto.
h) deliberare su tutte le materie non attribuite dallo statuto ad altri organi.

Articolo 7

1.
Il consiglio di amministrazione è convocato in riunione ordinaria due volte all'anno e, su richiesta del presidente o di almeno tre membri, potrà essere convocato in riunione straordinaria.

2. Per la validità delle riunioni è richiesta la metà più uno dei componenti.

3. Il consiglio delibera a maggioranza dei presenti.

4. In caso di parità di voti, prevale quello del presidente.

Articolo 8

1. Il presidente ha la rappresentanza legale dell'istituto; dà esecuzione alle deliberazioni del consiglio d'amministrazione e dei comitati di gestione e provvede agli atti relativi alla gestione ordinaria nei limiti stabiliti dal consiglio di amministrazione. In caso di assenza o di impedimento del presidente, lo stesso è sostituito dal vicepresidente.

Articolo 9

1. Per la gestione delle attività rispettivamente indirizzate alla comunità mochena o cimbra, il consiglio di amministrazione individua al proprio interno due comitati di gestione così composti:

a) dal presidente del consiglio di amministrazione che li presiede entrambi;
b) dai rappresentanti del gruppo linguistico mocheno per il comitato mocheno;
c) dai rappresentanti del gruppo linguistico cimbro per il comitato cimbro;

2. Il comitato di gestione sottopone all'approvazione del consiglio di amministrazione i programmi di attività per le rispettive comunità, previo parere della commissione culturale.

3. Il comitato di gestione cura la realizzazione delle iniziative deliberate operando secondo modalità previste da un apposito regolamento approvato dal consiglio di amministrazione.

Articolo 10

1.
La commissione culturale è nominata dal consiglio di amministrazione ed è composta dai seguenti membri:

a) uno studioso esperto in materie linguistiche, antropologiche o storiche;
b) due studiosi della cultura mochena e cimbra;
c) due esperti della cultura mochena e rispettivamente cimbra, scelti tenuto anche conto delle proposte formulate dalle associazioni culturali ed istituzioni mochene e rispettivamente cimbre maggiormente rappresentative;
d) il segretario dell'istituto.

2. Possono essere invitati a partecipare ai lavori della commissione culturale, senza diritto di voto, esperti della cultura mochena e cimbra e gli operatori culturali dell'istituto.

3. La commissione dura in carica per un periodo corrispondente a quello del consiglio d'amministrazione.

Articolo 11

1.
Spetta alla commissione culturale:

a) proporre le direttive generali per la stesura dei programmi annuali e pluriennali dell'attività dell'istituto;
b) valutare e proporre programmi di attività presentati anche dai rispettivi comitati di gestione;
c) formulare autonomamente specifiche proposte anche per singole iniziative culturali.

Articolo 12

1. Il consiglio di amministrazione e la commissione culturale, congiuntamente, almeno una volta all'anno, indicono una pubblica assemblea al fine di illustrare l'attività svolta nel periodo immediatamente precedente e di raccogliere indicazioni sulla futura attività.

Articolo 13

1. Il segretario dell'istituto esegue i compiti che gli vengono assegnati dal consiglio di amministrazione.

2. In particolare provvede per il collocamento del materiale e per il funzionamento della biblioteca e delle strutture museali, cura la documentazione fotografica e la conservazione del materiale registrato, attua i programmi dell'attività culturale dell'istituto.

3. Prepara annualmente la relazione sull'attività dell'istituto ed i bilanci preventivo e consuntivo.

Articolo 14

1.
Il controllo sulla gestione finanziaria è effettuato da un collegio di revisori dei conti composto da due rappresentanti della Provincia autonoma di Trento e da un rappresentante designato dal Comprensorio.

2. Il collegio dei revisori dei conti è nominato dalla Giunta provinciale; il presidente è scelto tra i rappresentanti della Provincia.

3. I revisori dei conti durano in carica per un periodo corrispondente a quello del consiglio d'amministrazione; essi possono partecipare alle sedute del consiglio di amministrazione senza diritto di voto.

4. Nell'adempimento degli obblighi previsti dalla legge e dallo statuto, i revisori compiono tutte le verifiche ritenute opportune in ordine all'andamento della gestione ed hanno, in particolare, l'obbligo di esaminare il rendiconto riferendone al consiglio d'amministrazione. Copia della relazione è accompagnata al conto consuntivo.

Articolo 15

1.
L'istituto adotta ogni anno, insieme al bilancio annuale, un bilancio pluriennale le cui previsioni assumono come termini di riferimento quelle del programma di sviluppo provinciale. [...]

Articolo 16

1. I beni dell'istituto devono essere elencati in apposito inventario, con l'indicazione dei seguenti elementi:

a) per i beni immobili:
- luogo, denominazione e qualità;
- dati tavolari;
- titolo di provenienza;
- dati relativi al valore e alla destinazione dei beni;

b) per i beni durevoli:
- luogo dove il bene è collocato;
- denominazione e descrizione del bene;
- prezzo d'acquisto o valore di stima.

2. Tutti i beni devono essere dati in consegna per mezzo di un apposito verbale al segretario, che è personalmente responsabile dei beni ricevuti in consegna finché non ne abbia ottenuto legale discarico.

3. [...]

Articolo 17

1.
Per quanto non previsto dai due articoli precedenti, si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni in materia di contabilità di cui alla legge provinciale 14 settembre 1979, n. 7 e successive modificazioni.

Articolo 18

1.
In caso di scioglimento dell'ente la Provincia assicurerà l'utilizzazione del patrimonio dell'istituto per i fini di cui al presente statuto.

Annexe [abrogé]

Statuts de l'Institut culturel mochéno-cimbre

Article 1er

1. L'institut poursuit les objectifs suivants:

1) promouvoir l'étude, la préservation et la valorisation de la langue, de la culture et du folklore mochène et cimbre,

2) recueillir et trier les documents, les témoignages et les publications relatives à la culture, la langue et l'histoire mochène et cimbre, et assurer l'utilisation du public pour les bibliothèques et les musées;

3) produire des publications dans les langues mochène et cimbre;

4) procéder à la collecte, au traitement et à la diffusion de documents concernant la didactique pédagogique des langues mochène et cimbre;

5) financer et organiser des stages de formation et des cours de recyclage pour le personnel enseignant chargé de l'enseignement des langues mochène et cimbre;

6) être un organisme de consultation pour la province autonome de Trento en ce qui concerne la langue des minorités mochène et cimbre;

7) donner des avis sur les toponymes locaux et de l'aire linguistique mochène et cimbre;

8) instituer des prix et des bourses afin de promouvoir la connaissance, l'étude et l'approfondissement du patrimoine culturel et linguistique mochène et cimbre;

9) établir des relations de coopération et d'échange avec les associations ou les organismes, tant nationaux qu'internationaux, poursuivant les mêmes objectifs;

10) publier un bulletin d'information et tous les actes que le conseil d'administration de l'Institut estime appropriés;

11) conclure des accords et des conventions avec la presse et les diffuseurs qui utilisent la langue mochène ou cimbre dans leurs publications ou programmes, en conformité avec les objectifs de l'article 1 de la présente loi de création.

Article 2

Le patrimoine de l'Institut est composé de bines immobiliers et mobiliers ainsi que de tout titre transmis en propriété.

Article 3

1. Les organismes de l'Institut sont le suivants:

a) le conseil d'administration;
b) le président;
c) la commission culturelle
d) les commissaires aux comptes.

Article 4

1. Le conseil d'administration est composé :

a) de deux représentants de la Junte provinciale;
b) des quatre maires des communes de Paludel Fersina, Fierozzo, Frassilongo et Luserna, ou de leurs délégués;
c) de deux représentants du district de l'Alta Valsugana, dont un appartenant à un groupe linguistique mochènn et un au groupe linguistique cimbre;
d) d'un représentant de la Junte régionale;
e) du président de la commission culturelle ou deson adjoint.

2. Les fonctions de secrétaire sont exercées par le secrétaire de l'Institut.

Article 5

1. Les membres du conseil d'administration sont désignés par la Junte provinciale, et demeurent en fonction pour la durée de la législature provinciale au cours de laquelle ils sont désignés et peuvent être reconduits.

2. Le conseil d'administration élit lui-même à la majorité le président et le vice-président. Ceux-ci restent en fonction pour la durée du mandat.

3. Après deux présidences exercées par la communauté mochène, la présidence est exercée par un membre de la communauté cimbre pourle mandat suivant.

4. Les représentants visés à l'alinéa c) de l'article 4 doivent être désignés par le conseil du district.

5. Le représentant visé à l'alinéa d) de l'article 4 est désigné par la Junte régionale.

6. Les membres désignés pendant la durée du mandat en remplacement d'autres membres demeurent en fonction jusqu'à la fin de celui-ci.

Article 6

1. Le Conseil a les tâches suivantes:

a) examiner et approuver les budgets annuels et, à long terme, leurs variations et la comptabilité finale;
b) approuver le règlement sur le personnel de l'Institut;
c) approuver les activités annuelles et multiculturelles de l'Institut proposées par la commission culturelle;
d) approuver les programmes des activités gérés par les comités de gestion respectifs;
e) formuler toutes les propositions de modification à la présente loi pour être soumises à la Junte provinciale;
f) désigner le président de la commission culturelle;
g) désigner le secrétaire de l'Institut.
h) délibérer sur toutes les matières non attribuées par le statut à d'autres organismes.

Article 7

1.
Le conseil d'administration se réunit en session ordinaire deux fois par année et, sur demande du président ou d'un minimum de trois membres, il peut être convoqué pour une réunion spéciale.

2. Pour la validité de ces réunions il est nécessaire que la moitié plus un des membres soient présents.

3. Le conseil d'administration statue à la majorité des personnes présentes.

4. En cas d'égalité des voix, celle du président prévaut.

Article 8

1. Le président est le représentant légal de l'Institut; il met en œuvre les décisions du conseil d'administration et des comités de gestion, et fournit les instruments juridiques relatifs aux limites fixées par le conseil d'administration. En cas d'absence ou d'empêchement du président, la celui-ci est remplacé par le vice-président.

Article 9

1. Pour la gestion des activités respectivement adressées à la communauté mochène ou cimbre, le conseil d'administration pour son fonctionnement interne doit prévoir deux comités de gestion composés comme suit:

a) du président du conseil d'administration qui préside les deux comités;
b) des représentants du groupe linguistique mochène pour le comité mochène;
c) de représentants du groupe linguistique cimbre pour le comité cimbre;

2. Le comité de gestion soumet au conseil d'administration les programmes des activités pour leur communauté respective, suite à l'avis de la commission culturelle.

3. Le comité de gestion doit approuver la mise en œuvre des initiatives en agissant conformément aux procédures prévues par la réglementation spéciale approuvée par le conseil d'administration.

Article 10

1.
La commission culturelle est désignée par le conseil d'administration et se compose des membres suivants:

a) d'un expert spécialiste en matière linguistique, anthropologique ou historique;
b) de deux étudiants de la culture mochène et cimbre;
c) de deux experts de la culture respectivement mochène et cimbre, choisis en tenant compte des propositions faites par les associations et les institutions culturelles, respectivement mochènes et cimbres, parmi les plus représentatives;
d) du secrétaire de l'Institut.

2.
Peuvent être invités à participer aux travaux de la commission culturelle, sans droit de vote, les experts de la culture mochène et cimbre ainsi que les agents culturels de l'Institut.

3. La commission exerce ses fonctions pour une période correspondant à celle du conseil d'administration.

Article 11

1.
La commission culturelle est chargée :

a) d'offrir des lignes directrices générales pour la préparation des programmes annuels et pluriannuelles des activités de l'Institut;
b) d'évaluer et de proposer des programmes d'activités que les comités de gestion ont également présentés;
c) faire des propositions spécifiques pour chaque initiative culturelle individuelle.

Article 12

1. Le conseil d'administration et la commission culturelle, au moins une fois l'an, organisent conjointement une réunion publique pour expliquer les activités menées dans la période précédente immédiat et recueillent des informations sur les activités futures.

Article 13

1. Le secrétaire de l'Institut exécute les tâches qui lui sont assignées par le conseil d'administration.

2. En particulier, il prévoit l'emplacement des documents et le fonctionnement de la bibliothèque et des musées par la documentation photographique et la conservation des données enregistrées, et met en œuvre les programmes des activités culturelle de l'Institut.

3. Il prépare un rapport annuel sur les activités de l'Institut ainsi que le budget et le bilan final.

Article 14

1.
Le contrôle de la gestion financière est assurée par un groupe de comptables composé de deux représentants de la Province autonome de Trento et d'un représentant désigné par district.

2. Le groupe de comptables est désigné par la Junte provinciale; le président est élu parmi les représentants de la province.

3. Les comptables sont désignés pour une période correspondant à celle du conseil d'administration; ils peuvent assister aux réunions du conseil d'administration, sans droit de vote.

4. En s'acquittant de leurs obligations en vertu de la loi et du Statut, les comptables effectuent tous les examens qu'ils jugent nécessaires et ont en particulier l'obligation d'examiner la reddition des comptes au conseil d'administration. La présentation du rapport est accompagné d'un bilan financier.

Article 15

1.
L'Institut doit adopter chaque année, avec le budget annuel, un bilan pluriannuel dont les prévisions tiennent compte des termes de référence dans le programme de développement provincial. [...]

Article 16

1. Les actifs de l'Institut doivent être énumérés dans un inventaire distinct en indiquant ce qui suit:

a) pour l'immobilier:
- emplacement, nom et qualité;
- date des travaux;
- titre de provenance;
- informations sur le montant et la destination des biens;

b) pour les biens durables:
- le lieu où est situé le bien;
- nom et description de la propriété;
- le prix d'achat ou de la valeur estimée.

2. Tous les biens doivent être livrés au moyen d'un rapport spécial auprès du secrétaire, qui est personnellement responsable des biens reçues jusqu'à ce qu'il ait obtenu une décharge légale.

3. [...]

Article 17

1.
Pour les questions non prévues par les deux articles précédents sont applicables, comme étant compatibles, les dispositions relatives aux comptes visés par la loi provinciale du 14 septembre 1979, no 7, tel que modifiée.

Article 18

1.
En cas de dissolution de l'Institut, la Province doit faire usage du patrimoine de l'Institut aux fins du présent statut.


 

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