Province autonome du Trentin

Province autonome du Trentin

Loi provinciale du 30 août 1999, no 4

Règles pour la protection des populations de langue minoritaire
dans la province du Trentin

ABROGÉE

La loi provinciale du 30 août 1999, no 4, a été abrogée la loi provinciale du 19 juin 2008, no 6, par l'article 37.2. Avec ses sept articles, la loi no 4 portait sur «la protection des populations de langue minoritaire dans la province du Trentin». La loi no 6 de 2008, beaucoup plus complète (avec 38 articles) porte le nom de «Règles de protection et de promotion des minorités linguistiques locales» ("Norme di tutela e promozione delle minoranze linguistiche locali").

Legge Provinciale 30 agosto 1999, n. 4

Norme per la tutela delle popolazioni di lingua minoritaria
nella provincia di Trento

B.U. 7 settembre 1999, n. 41

Articolo 1

Principi

1) La Provincia autonoma di Trento, in attuazione dei principi costituzionali di tutela delle minoranze linguistiche di cui all'articolo 6 della Costituzione e all'articolo 2 del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1972, n. 670 (Approvazione del testo unico delle leggi costituzionali concernenti lo statuto speciale per il Trentino - Alto Adige) e di eguaglianza sostanziale di cui all'articolo 3, secondo comma, della Costituzione e all'articolo 2 dello statuto speciale per il Trentino - Alto Adige, promuove lo sviluppo, la valorizzazione e la salvaguardia delle caratteristiche etniche, culturali e linguistiche delle minoranze linguistiche locali.

2) La lingua, la cultura, gli usi e i costumi delle minoranze linguistiche locali contribuiscono a costituire il patrimonio irrinunciabile dell'intera comunità provinciale.

3) La Provincia autonoma di Trento, il Comprensorio ladino di Fassa e i comuni di cui all'articolo 3, anche in forma associata, pongono in essere, nell'ambito delle rispettive competenze, ogni possibile strumento per la concreta realizzazione dei principi costituzionali richiamati dal comma 1.

Articolo 2

Minoranze linguistiche locali

1) Le popolazioni ladine, mochene e cimbre, ai sensi dell'articolo 2 dello statuto speciale per Trentino - Alto Adige e delle relative norme di attuazione, costituiscono gruppi linguistici di cui sono tutelate e promosse le caratteristiche etniche e culturali.

Articolo 3

Determinazioni territoriali

1) Ai sensi, dell'articolo 2 dello statuto speciale per il Trentino - Alto Adige e delle relative norme di attuazione, il territorio dei comuni di Campitello di Fassa - Ciampedel, Canazei - Cianacei, Mazzin - Mazin, Moena - Moena, Pozza di Fassa - Poza, Soraga - Soraga e Vigo di Fassa - Vich costituisce la porzione del territorio storico di insediamento della popolazione ladina all'interno della provincia autonoma di Trento, il territorio dei comuni di Fierozzo - Vlarötz, Frassilongo - Garait e Palù del Fersina - Palae en Bersntol costituisce il territorio storico di insediamento della popolazione mochena e il territorio del comune di Luserna - Lusérn costituisce il territorio storico di insediamento della popolazione cimbra.

2) Le determinazioni territoriali di cui al comma 1 sono utili altresì ai fini dell'esercizio delle competenze legislative e amministrative della Provincia autonoma di Trento e in particolare di quelle di cui all'articolo 8, primo comma, numeri 2, 3, 4, 26, 27, 28 e 29 e all'articolo 9, primo comma, numero 2, dello statuto speciale per il Trentino - Alto Adige, nonché, limitatamente alla determinazione di cui al comma 1 dell'articolo 102 dello statuto speciale per il Trentino - Alto Adige.

3) Le determinazioni territoriali di cui al comma 1 non costituiscono limite per il finanziamento di attività idonee alla salvaguardia e alla promozione delle culture, delle lingue, degli usi e costumi delle minoranze linguistiche locali, svolte da singoli o associazioni, anche se aventi, rispettivamente, residenza o sede legale al di fuori delle predette determinazioni territoriali.

Articolo 4

Rilevamento della consistenza delle minoranze linguistiche

1) La Provincia autonoma di Trento a mezzo del servizio statistica promuove, nel rispetto delle norme statali in materia di statistica, il rilevamento della consistenza numerica e della dislocazione territoriale degli appartenenti alle minoranze mochena e cimbra, di cui all'articolo 2, su tutto il territorio provinciale.

Articolo 5

Istituzione del servizio per la promozione delle minoranze linguistiche locali

1) E' istituito, presso la presidenza della Giunta provinciale, il servizio per la promozione delle minoranze linguistiche locali.

2) Il servizio coordina e dà impulso all'attività dei competenti servizi interessati in ordine all'attuazione dei principi e delle norme riguardanti la salvaguardia e la promozione delle minoranze linguistiche locali.

3) Assicura assistenza e consulenza agli enti locali in merito all'attuazione delle norme in materia di salvaguardia e promozione delle minoranze linguistiche locali.

4) Cura la raccolta sistematica degli atti normativi comunitari, statali, regionali e provinciali, nonché le pronunce giurisprudenziali e i contributi dottrinari inerenti la materia della salvaguardia e promozione delle minoranze linguistiche e ne cura la traduzione in lingua ladina e tedesca.

5) Raccoglie le istanze e le segnalazioni provenienti dalle comunità minoritarie in ordine alle problematiche relative alla loro salvaguardia e valorizzazione e si attiva per la risoluzione delle stesse.

6) Cura i rapporti con gli uffici della regione Trentino - Alto Adige, della Provincia autonoma di Bolzano e di altre regioni ove risiedono minoranze linguistiche ladine e germanofone, e delle istituzioni internazionali che si interessano alla salvaguardia delle minoranze.

Articolo 6

Conferenza delle minoranze

1) Almeno una volta all'anno il Presidente della Giunta provinciale convoca una seduta congiunta della Giunta provinciale con i sindaci dei comuni di cui all'articolo 3, con i presidenti dei comprensori che comprendono i territori di insediamento delle minoranze di cui all'articolo 3 e con i rappresentanti degli istituti culturali ladino e mòcheno-cimbro per una verifica dello stato di attuazione della normativa e delle progettualità nel settore per l'individuazione di eventuali nuovi interventi.

Articolo 6 bis

Fondo provinciale per la tutela delle minoranze linguistiche locali

1) E’ istituito un fondo provinciale per la tutela delle minoranze linguistiche locali, finalizzato al finanziamento di progetti e di iniziative di salvaguardia e promozione delle caratteristiche etniche, culturali e linguistiche delle popolazioni ladina, mochena e timbra residenti nel territorio della provincia di Trento.

2) In relazione alle finalità e alle disponibilità del fondo, con deliberazione della Giunta provinciale, sentita la conferenza delle minoranze, sono determinate:

a) le quote destinate a cofinanziare progetti presentati dagli enti locali o da altre amministrazioni pubbliche ai sensi dell’articolo 9, comma 2, della legge 15 dicembre 1999, n. 482 (Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche);

b) le quote destinate a interventi attuati direttamente dalla Provincia;

c) le quote da riservare al finanziamento di progetti e di iniziative particolarmente significative, ai fini della tutela delle minoranze linguistiche, individuate dalla Giunta provinciale e proposte da amministrazioni locali, istituzioni scolastiche e istituti culturali provinciali.

Loi provinciale du 30 août 1999, no 4

Règles pour la protection des populations de langue minoritaire
dans la province du Trentin

Bulletin officiel du 7 septembre 1999, no 41

Article 1er

Les principes

1) La Province autonome du Trentin, en application des principes de la protection constitutionnelle des minorités linguistiques, en vertu de l'article 6 de la Constitution et de l'article 2 du décret du président de la République du 31 août 1972, no 670 (Approbation du texte consolidé de la loi constitutionnelle relative au statut spécial du Trentin-Haut-Adige) et de l'égalité fondamentale du second paragraphe de l'article 3 de la Constitution et de l'article 2 du Statut spécial pour le Trentin-Haut-Adige, favorise le développement, l'amélioration et la protection des langues des minorités ethniques, culturelles et linguistiques locales.

2) La langue, la culture, les habitudes et les coutumes des minorités linguistiques locales contribuent à constituer le patrimoine inaliénable de toute la communauté provinciale.

3) La province autonome de Trente, le district ladin de Fassa et les communes de visées à l'article 3, y compris celles associées, doivent mettre en place, dans leurs champ de compétences respectives, tous les moyens possibles pour la mise en œuvre pratique des principes constitutionnels rappelés paragraphe 1 .

Article 2

Les minorités linguistiques locales

1) Les populations ladine, mochène et cimbre, en vertu de l'article 2 du Statut spécial pour le Trentin-Haut-Adige et de ses règles d'exécution, constituent des groupes linguistiques protégés et encouragées pour leurs caractéristiques ethniques et culturelles.

Article 3

Délimitations territoriales

1) En vertu de l'article 2 du Statut spécial pour le Trentin-Haut-Adige et des ses règles d'application, le territoire des communes de Campitello di Fassa/Ciampedel, Canazei/Cianacei, Mazzin/Mazin, Moena/Moena, Pozza di Fassa/Poza, Soraga/Soraga et Vigo di Fassa/Vich constituent la portion du territoire historique d'implantation de la population ladine à l'intérieur de la province autonome de Trento; le territoire des communes de Fierozzo/Vlarötz, Frassilongo/Garait et de Palù del Fersina /Palae en Bersntolelle constitue le territoire historique d'implantation de la population mochèna et le territoire de la commune de Luserna/Lusérn, celui de la population cimbre.  

2) Les délimitations territoriales visées au paragraphe 1 sont également utiles pour l'exercice des compétences législatives et administratives de la province autonome de Trente et, en particulier, celles visées au paragraphe 1 de l'article 8, les alinéas 2, 3, 4, 26, 27, 28 et 29, et du paragraphe 2 de l'article 9, l'alinéa 2, du Statut spécial pour le Trentin-Haut-Adige, et de façon limitée à la délimitation visée au paragraphe 1 de l'article 102 du Statut spécial pour le Trentin-Haut-Adige.

3) Les délimitations territoriales visées au paragraphe 1 ne sont pas destinées à limiter le financement des activités aptes à la préservation et la promotion des cultures, des langues, des coutumes et des traditions de la minorité linguistique locale, activités effectuées par des individus ou des associations, bien que présentées respectivement à résidence, au siège social ou à l'extérieur des délimitations territoriales.

Article 4

Relevé de l'établissement des minorités linguistiques

1) La province autonome de Trento, au moyen du service statistique, promeut, conformément aux règles nationales en matière de statistiques, le relevé de l'établissement numérique et territorial des membres appartenant à des minorités mochènes et cimbres, tel qu'il est prévu à l'article 2, dans l'ensemble de la province.

Article 5

Création du Service pour la promotion des minorités linguistiques locales

1)
Le Service pour la promotion des minorités linguistiques locales est créé sous la responsabilité de la présidence de la Junte provinciale.

2) Le Service coordonne et assure l'essor dans les activités des départements concernés pour mise en œuvre des principes et des règles concernant la protection et la promotion des minorités linguistiques locales.

3) Le Service fournit de l'aide et des avis aux organismes locaux sur la mise en œuvre des règles relatives à la protection et la promotion des minorités linguistiques locales.

4) Le Service prévoit la collecte systématique des actes normatifs communautaires, nationaux, régionaux et provinciaux, ainsi que l'émission de la jurisprudence et les contributions juridiques en ce qui concerne la question de la préservation et de la promotion des minorités linguistiques, et assurent la traduction en allemand et en ladin.

5) Le Service recueille les demandes et les recommandations issues des communautés minoritaires en ce qui concerne les questions relatives à leur protection et leur valorisation, et prend les mesures pour trouver des solutions.

6) Le Service assure la jonction avec les bureaux de la Région du Trentin-Haut-Adige, la province autonome de Bolzano et d'autres régions où résident des minorités ladinophones et germanophones, ainsi qu'avec les instances internationales qui s'intéressent à la protection des minorités.

Article 6

Conférence sur les minorités

1) Au moins une fois par année, le président de la Junte provinciale convoque une réunion commune de la Junte avec les maires des communes visées à l'article 3, les présidents des districts qui comprennent les aires d'implantation des minorités visées à l'article 3 et avec les représentants des institutions culturelles ladines, mochènes et cimbres pour une vérification nationale de la mise en œuvre des règles  d'application et de planification dans le domaine de l'identification d'éventuelles interventions nouvelles.

Article 6 bis

Fond provincial pour la protection des minorités linguistiques locales

1) Il est institué un fond provincial pour la protection des minorités linguistiques visant au financement d'initiatives et de projets destinés à protéger et promouvoir les caractéristiques ethniques, culturelles et linguistiques des populations ladines, mochènee et cimbres résidant sur le territoire de la province du Trentin.

2) En ce qui concerne les objectifs et la disponibilité des fonds, ils sont fixés par une résolution de la Junte provinciale, après consultation de la Conférence sur les minorités :

a) les sommes destinées à cofinancer des projets présentés par les organismes locaux ou les autres autorités publiques, en vertu du paragraphe 2 de l'article 9 de la loi du 15 décembre 1999, no 482 (Règles pour la protection des minorités linguistiques historiques);

b) les sommes destinées à des interventions réalisées directement par la Province ;

c) les sommes à réserver pour le financement des initiatives et des projets particulièrement significatives pour la protection des minorités linguistiques, fixées par la Junte provinciale et proposées par les autorités locales, les établissements d'enseignement et les institutions culturelles provinciales.

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