République de Saint-Marin

Saint-Marin

Lois diverses à portée linguistique

1) Loi du 8 juillet 1974 (Déclaration des droits des citoyens et des principes fondamentaux de l'ordre constitutionnel de Saint-Marin)
2) Loi du 30 juillet 1980, n° 60, sur la réforme du système scolaire
3) Loi du 16 octobre 1986 (Loi sur l'enseignement obligatoire d'une langue étrangère à l'école primaire)
4) Loi du 3 juin 1987, n° 67 (Enseignants de langue étrangère à l'école primaire)
5) Loi du 25 mai 2005, n° 79 (Texte consolidé relatif à la propriété industrielle)
6) Décret-loi du 22 juin 2009, n° 76 sur les modalités d'application de la Convention sur le brevet européen
7) Décret-loi du 22 avril 2011, n° 61 (Cours de formation pour les futurs enseignants)
8)
Décret spécial du 9 août  2011, n° 131, sur l'expérimentation relative à l'enseignement de l'histoire saint-marinaise durant deux ans à l'école secondaire supérieure
9) Règlement du 25 mai 2011, n° 6 (anglais et italien)
10) Règlement d'exécution du décret-loi n° 78/2011 «Instauration de la période de trois ans de formation fondamentale - Enseignement didactique»

Legge 8 julio¸1974, n. 59

Dichiarazione dei diritti dei cittadini e dei principi fondamentali dell'ordinamento sammarinese

Articolo 1

La Repubblica di San Marino riconosce le norme del diritto internazionale generale come parte integrante del proprio ordinamento, rifiuta la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie fra Stati, aderisce alle Convenzioni internazionali in tema di diritti e di libertà dell'uomo, riconferma il diritto di asilo politico.

Articolo 4

1) Tutti sono uguali davanti alla legge, senza distinzioni di sesso, di condizioni personali, economiche, sociali, politiche e religiose.

2) Tutti i cittadini hanno diritto di accesso ai pubblici uffici ed alle cariche elettive, secondo le modalità stabilite dalla legge.

Loi du 8 juillet 1974

Déclaration des droits des citoyens et des principes fondamentaux de l'ordre constitutionnel de Saint-Marin

Article 1er

La république de Saint-Marin considère les règles du droit international général comme faisant partie intégrante de son ordre constitutionnel, rejette la guerre comme moyen de régler les différends entre États, adhère aux conventions internationales relatives aux droits de l'homme et aux libertés et réaffirme le droit à l'asile politique.

Article 4

1) Tous sont égaux devant la loi, sans distinction fondée sur le sexe, la situation personnelle, économique, sociales, politique et religieuse.

2) Tous les citoyens ont le droit d'accès aux postes publics et aux charges électives, selon les modalités prévues par la loi.


 

Legge 30 luglio 1980, n. 60
Riforma dell'ordinamento scolastico

Articolo 1

Finalità della scuola


La scuola promuove la formazione e la libertà della persona attraverso la diffusione delle conoscenze, l'educazione alla vita democratica, la preparazione al lavoro.

Accanto alle altre componenti della società essa contribuisce a garantire lo sviluppo della personalità secondo la identità di ciascuno.

Attraverso lo studio, il suo rapporto con il lavoro e l'esperienza democratica la scuola forma i cittadini e li prepara a partecipare allo sviluppo economico, morale e civile del Paese.

Nella scuola non sono ammesse distinzioni di razza, di sesso, di lingua, di religione, di opinioni politiche.

[...]

Loi du 30 juillet 1980, n° 60
Sur la réforme du système scolaire

Article 1er

Objectifs de l'école


L'école doit promouvoir la formation et la liberté individuelle au moyen de la diffusion des connaissances, de l'éducation à la vie démocratique et la préparation au travail.

Avec les autres membres de la société, l'école doit permettre d'assurer le développement de la personnalité en fonction de l'identité de chacun.

Grâce à l'étude, à sa relation avec le travail et l'expérience démocratique l'école doit former les citoyens et les préparer à participer au développement économique, moral et civil du pays.

Dans l'école les distinctions concernant la race, le sexe, la langue, la religion ou les opinions politiques ne sont pas autorisées.

[...]


 

Legge 16 ottobre 1986 n. 116 (pubblicata il 22 ottobre 1986)

Legge sull'obbligatorietà dell'insegnamento di una lingua straniera nella scuola elementare.

Noi Capitani Reggenti

la Serenissima Repubblica di San Marino

Promulghiamo e mandiamo a pubblicare la seguente legge approvata dal Consiglio Grande e Generale nella seduta del 16 ottobre 1986.

Articolo 1

Nell'ambito delle materie d'insegnamento della scuola elementare, è istituito l'insegnamento di una lingua straniera.

Articolo 2

E' demandata agli organismi competenti l'organizzazione dell'insegnamento di cui all'articolo 1.

Articolo 3

1) L'area formativa linguistica nella scuola elementare è integrata con elementi cognitivi di lingua straniera.

2) Nel primo ciclo della scuola elementare le conoscenze di lingua straniera sono sviluppate sperimentalmente in armonia con la programmazione didattica ed educativa delle singole classi e dei singoli plessi scolastici.

3) A partire dal secondo ciclo delle scuole elementari lo studio della lingua straniera è obbligatorio e parte integrante dei programmi di formazione.

4) L'insegnamento inizierà dall'anno scolastico 1986/1987.

Articolo 4

La presente legge entra in vigore il 5°giorno successivo a quello della sua legale pubblicazione.

Data dalla Nostra Residenza, addì 20 ottobre 1986/1686.

I CAPITANI REGGENTI
Giuseppe Arzilli - Maurizio Tomassoni

IL SEGRETARIO DI STATO PER GLI AFFARI INTERNI
Alvaro Selva

Loi du 16 octobre 1986, n° 116 (publiée le 22 octobre 22 1986)

Loi sur l'enseignement obligatoire d'une langue étrangère
à l'école primaire

Nous, Capitaines-Régents

de la République sérénissime de Saint-Marin

Promulguons et publions le projet de loi suivant adopté par le Grand Conseil général lors de la session du 16 octobre 1986.

Article 1er

Dans le domaine des matières enseignées à l'école primaire il est institué un enseignement d'une langue étrangère.

Article 2

Il est confié aux organismes compétents l'organisation de l'enseignement visé à l'article 1er.

Article 3

1) Le domaine de la formation linguistique à l'école primaire est intégré avec les éléments cognitifs d'une langue étrangère.

2) Dans le premier cycle de l'école primaire, les connaissances d'une langue étrangère sont développées expérimentalement en harmonie avec l'enseignement et les programmes pédagogiques des classes individuelles et de chaque école.

3) À partir du deuxième cycle de l'école primaire, l'étude de langue étrangère est obligatoire et fait partie intégrante des programmes de formation.

4) L'enseignement débutera lors de l'année scolaire 1986/1987.

Article 4

La présente loi entre en vigueur le 5e jour suivant celui de sa publication officielle.

Donnée à Notre Résidence, ce 20 octobre 1986/1686.

LES RÉGENTS-CAPITAINES,
Joseph Arzilli et Maurizio Tomassoni

LE SECRÉTAIRE D'ÉTAT POUR LES AFFAIRES INTÉRIEURES
Alvaro Selva

Legge 3 giugno 1987 n. 67 (pubblicata il 5 giugno 1987)

Integrazione dell'allegato "A" della Legge 20 novembre 1982 n. 100 e della Legge 17 luglio 1979 n. 41.

Noi Capitani Reggenti

la Serenissima Repubblica di San Marino

Promulghiamo e mandiamo a pubblicare la seguente legge approvata dal Consiglio Grande e Generale nella seduta del 3 giugno 1987.

Articolo 1

Il Titolo IX dell'Allegato "A" della Legge 20 novembre 1982 n. 100 è integrato come segue:

INSEGNANTI DI LINGUA STRANIERA NELLA SCUOLA ELEMENTARE

Posti n. 6

Funzioni : Esplica nella scuola elementare, in conformità alle leggi e alla legislazione scolastica, la funzione di insegnamento della lingua straniera, di partecipazione ad organismi e attività di tipo collegiale, di elaborazione , programmazione, decisione, verifica e valutazione, di aggiornamento professionale, di sperimentazione, individuali e/o collegiali.

Disposizioni particolari

Orario di servizio: 22 ore settimanali destinate all'insegnamento e alla gestione di strumenti e programmi per l'apprendimento linguistico. 16 ore mensili per l'esercizio delle funzioni di partecipazione, programmazione, decisione ad attività o ad organismi che determinano rapporti interni e/o esterni di attuazione di competenze istituzionali, per l'aggiornamento professionale vinculant.

[...]

Titolo di studio

Laurea in lingue e letterature straniere moderne, lingue, letterature straniere (con esame nella lingua di cui il bando richiede l'insegnamento almeno biennale), diploma di maturità magistrale con corso biennale di specializzazione nella lingua straniera per gli insegnanti di ruolo nella scuola elementare.

Materie d'esame

Lingua straniera e materie professionali

Qualifica

Insegnante di lingua straniera nella scuola elementare

Qualifica tipo

Esperto Educativo

Livello retributivo 8.

Articolo 2

Con riferimento al secondo comma dell'art. 11, la Legge 17 luglio 1979 n. 41 è integrata come segue:

Al fine del conferimento degli incarichi e supplenze è istituita la graduatoria per l'insegnamento della lingua straniera nella scuola elementare. Le eventuali necessità di insegnamento sono ricoperte con incarico a tempo indeterminato o con supplenze in relazione alla Legge 17 luglio 1979 n. 41 e successive integrazioni.

Articolo 3

Alla Legge n. 41 del 17 luglio 1979 è allegata la seguente.

[...]

Articolo 4

La presente legge entra in vigore il 5° giorno successivo a quello della sua legale pubblicazione.

Data dalla Nostra Residenza, addì 4 giugno 1987/1686.

I CAPITANI REGGENTI

Renzo Renzi - Carlo Franciosi

IL SEGRETARIO DI STATO PER GLI AFFARI INTERNI

Alvaro Selva

Loi du 3 juin 1987, n° 67 (publiée le 5 juin 1987)

Complétant l'annexe "A" de la loi du 20 novembre 1982, n° 100 et de la loi du 17 juillet 1979, n° 41

Nous, Capitaines-Régents,

de la République sérénissime de Saint-Marin

Promulguons et publier le projet de loi suivant adopté par le Grand Conseil général lors de sa réunion du 3 juin 1987.

Article 1er

Le Titre IX de l'annexe "A" de la loi n° 100 du 20 novembre 1982 est intégré comme suit:

ENSEIGNANTS DE LANGUE ÉTRANGÈRE À L'ÉCOLE PRIMAIRE

Postes n° 6

Fonctions : Est intégrée à l'école primaire, en conformité avec la législation scolaire, la fonction d'enseignement de la langue étrangère, avec la participation à des organismes et activités de type public, de traitement, de programmation, de décision, d'évaluation et de vérification, de perfectionnement professionnel, d'expérimentation, de façon individuelle et/ou collective.

Dispositions spéciales

Heures de service : 22 heures par semaine destinées à l'enseignement et à la gestion des moyens et des programmes pour l'apprentissage linguistique. Seize heures par mois pour l'exercice des fonctions de participation, de planification, de prise de décision aux activités ou aux organismes qui déterminent les relations internes et/ou l'application externe pour le développement de la compétence institutionnelle, pour le perfectionnement professionnel engagé.

[...]

Diplôme d'études

Un diplôme en langues et étrangères modernes, langues, littérature étrangère (avec examen dans la langue de laquelle le contrat exige au moins deux années d'enseignement), un diplôme d'études supérieures avec deux ans de cours de spécialisation dans une langue étrangère pour les enseignants de l'école primaire. 

Matière d'examen

Une langue étrangère et des disciplines professionnelles.

Qualification

Enseignant de langue étrangère à l'école primaire.

Type de qualification

Expert en éducation.

Niveau de salaire 8

Article 2

En ce qui concerne le second paragraphe de l'art. 11, la loi n° 41 du 17 juillet 1979 est intégrée comme suit:

Aux fins d'attribution des tâches et de la suppléance, le classement est établi pour l'enseignement des langues étrangères à l'école primaire. Tout éventuel besoin pour l'enseignement est couvert avec une tâche pour une période indéterminée ou pour une suppléance, conformément à la loi n° 41 du 17 juillet 1979 et ses modifications ultérieures. 

Article 3

La loi n° 41 du 17 juillet 1979 est accompagnée du texte suivant.

[...]

Article 4

La présente loi entre en vigueur le 5e jour suivant sa publication officielle.

Donnée à Notre Résidence, le 4 juin 1887/1686.

LES CAPITAINES-RÉGENTS,

Renzo Renzi et Carlo Franciosi

LA SECRÉTAIRE D'ÉTAT POUR LES AFFAIRES INTÉRIEURES,

Alvaro Selva


 

Legge 25 maggio 2005 n.79

TESTO UNICO IN TEMA DI PROPRIETÀ INDUSTRIALE

Articolo 11

Atti per la rivendicazione di priorità

4) Si deve unire alla domanda un documento da cui si rilevino il nome del richiedente, il titolo dell'invenzione, la descrizione che forma oggetto di quel deposito, nonché la data in cui il deposito è avvenuto.

5) Se il deposito è stato eseguito da altri, il richiedente deve anche dare la prova di essere successore o avente causa del primo richiedente.

6) I documenti di cui ai commi 4 e 5 precedenti debbono essere accompagnati dalla traduzione in lingua italiana, contenente, per le eventuali indicazioni quantitative, oltre le misure originarie, anche quelle rapportate al sistema metrico decimale.

Articolo 22

Rapporti di ricerca e osservazioni dei terzi

5)
Il richiedente può, pagando le relative tasse, richiedere che venga effettuata una ricerca documentale presso un'autorità o organizzazione nazionale o internazionale, pubblica o privata convenzionata con l'Ufficio di Stato Brevetti e Marchi al fine di stabilire se l'oggetto della domanda soddisfi ai criteri di brevettabilità previsti da questo Testo Unico. Questa richiesta può essere presentata in qualsiasi momento fino alla data della decisione di concessione del brevetto.

In questo caso, l'Ufficio di Stato Brevetti e Marchi può domandare al richiedente che venga prodotta una traduzione in un'altra lingua delle rivendicazioni e/o di tutta la descrizione se necessario, da fornire all'autorità di ricerca.

Articolo 47

Atti per la priorità

1) Quando si rivendichi la priorità di un deposito fatto, agli effetti delle convenzioni internazionali vigenti, originariamente in altro Stato in data non anteriore a sei mesi dalla data di deposito della domanda di registrazione sammarinese, si deve unire alla domanda un documento da cui si rilevino il nome del richiedente, il titolo del disegno o modello, che forma oggetto di quel deposito, la riproduzione grafica del disegno o modello stesso e l'eventuale descrizione, nonché la data in cui il deposito è avvenuto. Se il deposito è stato eseguito da altri, il richiedente deve anche dare la prova di essere successore o avente causa del primo depositante.

2) I documenti di cui al comma precedente debbono essere accompagnati dalla traduzione in lingua italiana, contenente, per le eventuali indicazioni quantitative, oltre le misure originarie, anche quelle rapportate al sistema metrico decimale. L'Ufficio di Stato Brevetti e Marchi ha facoltà di richiedere che la traduzione sia asseverata e autenticata dinanzi ad autorità sammarinesi. I certificati, anch'essi tradotti, rilasciati da Direttori o da Presidenti degli uffici di Stati facenti parte dell'Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale di Ginevra, sono esenti da legalizzazione e possono essere sostituiti da pubblicazioni ufficiali, munite del timbro o del visto dell'ufficio da cui provengono. Il richiedente risponde della perfetta corrispondenza delle traduzioni anzidette con gli originali.

Articolo 62

Atti per la rivendicazione di priorità

5) I documenti di cui ai precedenti commi debbono essere accompagnati dalla traduzione in lingua italiana.

Articolo 90

Lingua della procedura

1)
Le domande e gli atti previsti nel presente Testo Unico debbono essere scritti in lingua italiana e così gli atti allegati. Degli atti in lingua diversa dall'italiana, deve essere unita la traduzione in lingua italiana. Nel caso di deposito di domanda di brevetto ai sensi del precedente articolo 10 non in lingua italiana, la traduzione in italiano può essere depositata entro il termine di un mese dalla data di deposito, fermo restando la presentazione in lingua italiana alla data di deposito dei documenti di cui all'articolo 10 comma 2.

2) Se non altrimenti disposto dal presente Testo Unico, l'avente causa certifica della corrispondenza della traduzione italiana all'originale.

Articolo 94

Modalità di trascrizione

2)
Alla domanda di trascrizione, di cui all'articolo 93 , debbono essere uniti:

a) il titolo legale che si intende trascrivere;
b) il documento comprovante il pagamento della tassa prescritta, nelle forme stabilite nel presente Testo Unico;
c) il titolo che fosse redatto in altra lingua, deve essere accompagnato dalla traduzione in lingua italiana, autenticata.

Loi du 25 mai 2005, n° 79

TEXTE CONSOLIDÉ RELATIF À LA PROPRIÉTÉ INDUSTRIELLE

Article 11

Actes pour la revendication de priorité

4) Il doit être joint à la demande un document indiquant le nom du requérant, le titre de l'invention, la description qui fait l'objet de la demande ainsi que la date à laquelle la requête a été déposée.

5) Si la requête est effectuée par d'autres, le requérant doit également fournir la preuve d'être le successeur ou le cessionnaire du premier requérant.

6) Les documents visés aux paragraphes 4 et 5 ci-dessus doivent être accompagnés d'une traduction en italien, comprenant, pour les éventuelles indications quantitatives, outre les mesures originales, même celles reliées au système métrique.

Article 22

Rapports de recherche et d'observations par des tiers

5)
Le requérant peut, en payant les frais exigés, demander que soit effectuée une recherche documentaire auprès d'une autorité ou un organisme à l'échelle nationale ou internationale, tant public que privé, approuvé par le Bureau d'État des brevets et des marques de commerce afin de déterminer si la requête répond aux critères de brevetabilité en vertu du présent texte consolidé. Cette demande peut être présentée à tout moment avant la date de la décision de l'octroi du brevet.

Dans ce cas, l'Office d'État pour brevets et des marques peut demander au requérant qui a présenté une traduction dans une autre langue des réclamations et/ou une description, le cas échant, à donner aux autorités de recherche.

Article 47

Actes pour la priorité

1) Lorsque la priorité est appuyée par une demande formelle, les effets des conventions internationales en vigueur, à l'origine dans un autre État à une date non antérieure à six mois à compter de la date du dépôt de la demande d'enregistrement de Saint-Marin, il doit être joint à la demande un document indiquant le nom du requérant, le titre du dessin ou du modèle faisant l'objet d'une description, la représentation graphique du dessin ou du modèle et une éventuelle description, ainsi que la date à laquelle la demande a été déposée. Si la requête a été effectué par d'autres, le requérant doit également fournir la preuve qu'il est le successeur ou le cessionnaire de la première requête.

2) Les documents visés au paragraphe précédent doivent être accompagnés d'une traduction en italien, comprenant, pour les éventuelles indications quantitatives, outre les mesures originales, même celles reliées au système métrique. L'Office d'État pour les brevets et les marques peut exiger que la traduction soit confirmée et authentifiée devant les autorités de Saint-Marin. Les certificats, qui sont également traduits et publiés par les directeurs ou présidents des bureaux membres de l'Organisation mondiale de la propriété intellectuelle à Genève, sont dispensés de la légalisation et peuvent être remplacés par des publications officielles portant le sceau ou le visa du bureau d'où ils proviennent. Le requérant est responsable de la parfaite correspondance des traductions susmentionnées avec les originaux.

Article 62

Actes pour la revendication de priorité

5)
Les documents visés aux paragraphes précédents doivent être accompagnés d'une traduction en italien.

Article 90

Langue de la procédure

1)
Les requêtes et les documents visés dans le présent texte consolidé doivent être rédigés en italien ainsi que les actes annexés. Les actes présentés dans une autre langue que l'italien doivent être accompagnés d'une traduction en italien. Dans le cas d'une demande de brevet en vertu de l'article 10 précédent, qui n'est pas en italien, la traduction italienne peut être déposée dans un délai d'un mois à compter de la date de la demande, sous réserve de la présentation en italien à la date du dépôt des documents visés au paragraphe 2 de l'article 10.

2) Sauf disposition contraire prévue dans la présent texte consolidé, l'ayant droit doit attester de la correspondance entre la traduction italienne et le texte original.

Article 94

Modalités de transcription

2)
La demande de transcription, conformément à l'article 93, doit être accompagnée:

a) du titre légal qui doit être enregistré;
b) du document attestant le paiement de la taxe prescrite, de la manière énoncée dans le présent texte consolidé;
c) du titre qui a été rédigé dans une autre langue et qui doit être accompagné d'une traduction en italien authentifiée.


 

Decreto-legge 22 giugno 2009 n. 76
Norme di applicazione della convenzione sul brevetto europeo

Articolo 3

Deposito della domanda di brevetto europeo

1)
Le domande di brevetto europeo, salve le domande divisionali, possono essere depositate presso l’Ufficio di Stato Brevetti e Marchi secondo le modalità previste dalla Convenzione sul Brevetto Europeo.

2) L’Ufficio di Stato Brevetti e Marchi accetta depositi in qualsiasi lingua ammissibile ai sensi dell’articolo 14, paragrafi 1 e 2 della Convenzione sul Brevetto Europeo.

[...]

Articolo 4

Effetti della domanda di brevetto

1) La domanda di brevetto europeo, alla quale è stata riconosciuta una data di deposito esplica nella Repubblica di San Marino i medesimi effetti di una domanda di brevetto sammarinese presentata a San Marino all’Ufficio di Stato Brevetti e Marchi.

2) Una domanda di brevetto europeo pubblicata può conferire una protezione provvisoria equivalente a quella prevista per le domande di brevetto nazionale dall’articolo 21, comma 7, della Legge 25 maggio 2005 n. 79 a partire dalla data in cui il richiedente abbia notificato al presunto contraffattore una traduzione in lingua italiana del testo delle rivendicazioni pubblicate.

[...]

Articolo 5

Effetti del brevetto europeo


2) Entro 6 mesi dalla pubblicazione della menzione della concessione del brevetto europeo, il titolare del brevetto deve depositare all’Ufficio di Stato Brevetti e Marchi la richiesta di iscrivere il brevetto europeo nel registro nazionale sammarinese, copia del brevetto europeo pubblicato nel Bollettino europeo dei brevetti, la traduzione in lingua italiana, dichiarata perfettamente conforme all’originale dal titolare del brevetto o dal suo mandatario, della descrizione e delle rivendicazioni e deve pagare la prescritta tassa di pubblicazione.

4) Se, in seguito a procedura di opposizione iniziata innanzi all’Ufficio europeo dei brevetti, il brevetto europeo è mantenuto in forma modificata o limitato ai sensi dell’art. 105 a della Convenzione sul Brevetto Europeo, il titolare del brevetto, entro 6 mesi dalla pubblicazione della decisione dell’Ufficio europeo dei brevetti, deve depositare all’Ufficio di Stato Brevetti e Marchi una traduzione in lingua italiana, dichiarata perfettamente conforme all’originale dal titolare del brevetto o dal suo mandatario, delle rivendicazioni emendate o della limitazione, e deve pagare la prescritta tassa di pubblicazione.

5) L’Ufficio di Stato Brevetti e Marchi nel più breve tempo possibile rende accessibile al pubblico e dà notizia tramite pubblicazione sul Bollettino Ufficiale del deposito delle traduzioni indicate nei commi 2 e 4 del presente articolo.

6) Se le traduzioni di cui ai commi 2 e 4 del presente articolo non sono depositate nel termine prescritto o non è stata pagata la prescritta tassa di pubblicazione, gli effetti di cui al presente articolo sono considerati nulli fin dall’origine per la Repubblica di San Marino.

7. Le contraffazioni sono valutate in conformità alla legislazione sammarinese in materia.

Articolo 6

Testo della domanda di brevetto europeo che fa fede

1) Il testo della domanda di brevetto europeo o del brevetto europeo, redatto nella lingua della procedura davanti all’Ufficio europeo dei brevetti, fa fede per quanto concerne l’estensione della protezione nella Repubblica di San Marino.

2) Tuttavia la traduzione in lingua italiana degli atti relativi al deposito della domanda ed alla concessione del brevetto europeo è considerata facente fede nel territorio dello Stato, qualora conferisca una protezione meno estesa di quella conferita dal testo redatto nella lingua di procedura dell’Ufficio europeo dei brevetti.

3) La disposizione di cui al comma 2 non si applica nel caso di azione di nullità.

4) Una traduzione rettificata può essere presentata, in qualsiasi momento, dal titolare della domanda o del brevetto; essa esplica i suoi effetti solo dopo che sia stata resa accessibile al pubblico presso l’Ufficio di Stato Brevetti e Marchi ovvero notificata al presunto contraffattore.

Articolo 9

Trasformazione della domanda di brevetto europeo


5) L’Ufficio, ricevuta la richiesta di trasformazione, attribuisce alla domanda il numero di registrazione nazionale ed invita l’interessato, assegnandogli un termine non inferiore a due mesi, a pagare le tasse previste per il deposito di una domanda di brevetto sammarinese ed a produrre, ove mancanti, dichiarazione di elezione di domicilio a San Marino e traduzione in lingua italiana del testo originario della domanda di brevetto europeo nonché, eventualmente, una traduzione del testo della stessa domanda modificata nel corso della procedura davanti l’Ufficio europeo dei brevetti.

Décret-loi du 22 juin 2009, n° 76
Sur les modalités d'application de la Convention sur le brevet européen

Article 3

Dépôt de la demande de brevet européen

1)
Les demandes de brevet européen, sous réserve des demandes divisionnaires, peuvent être déposées auprès de l'Office national des brevets et des marques, selon la manière prescrite par la Convention sur le brevet européen.

2) L'Office national des brevets et des marques accepte des dépôts dans
une langue admissible, conformément à l'article 14, les paragraphes 1 et 2, de la Convention sur le brevet européen.

[...]

Article 4

Effets de la demande de brevet


1) La demande de brevet européen, à laquelle il a été accordé une date de dépôt dans la république de Saint-Marin, bénéficie des mêmes effets qu'une demande de brevet saint-marinaise déposée à l'Office national des brevets et des marques de Saint-Marin.

2) Toute demande de brevet européen publiée peut donner une protection équivalente provisoire à celle prévue pour les demandes nationales de brevet en vertu de l'article 21, paragraphe 7, de la loi du 25 mai 2005, n° 79, à partir de la date à laquelle le requérant a informé le présumé contrevenant par une traduction en italien du texte des revendications publiées.

[...]

Article 5

Conséquences du brevet européen


2) Dans les six mois suivant la publication de la mention de l'émission du brevet européen, le titulaire du brevet doit soumettre à l'Office national des brevets et marques la demande d'inscription dans le registre national saint-marinais, une copie du brevet européen publié dans le Bulletin européen des brevets, la traduction en italien, qui aura été déclarée parfaitement conforme à l'original par le titulaire ou par son mandataire, la description et les revendications ainsi que le paiement de la taxe prescrite pour la publication.

4) Si, à la suite d'une procédure d'opposition engagée devant l'Office européen des brevets, le brevet européen est maintenu sous une forme modifiée ou limitée, conformément à l'article 105 de la Convention sur le brevet européen, le titulaire du brevet, dans les six mois suivant la publication de la décision de l'Office européen des brevets, doit soumettre à l'Office national des brevets et des marques une traduction en italien, certifiée parfaitement conforme à l'original par le titulaire du brevet ou son mandataire, concernant les réclamations modifiées ou limitées, et il doit payer la taxe prescrite pour la publication.

5) L'Office national des brevets et marques doit, dans les plus brefs délais, mettre à la disposition du public et en donner avis par la publication dans le Bulletin officiel le dépôt des traductions mentionnées aux paragraphes 2 et 4 du présent article.

6) Si les traductions visées aux paragraphes 2 et 4 du présent article ne sont pas déposés dans le délai prescrit ou si la taxe prescrite n'a pas été payée aux fins de publication, les effets mentionnés dans le présent article sont considérées comme nuls et non avenus dès le début de la transaction par la république de Saint-Marin.

7) Les contrefaçons sont évaluées en conformité à la législation saint-marinaise en la matière. 

Article 6

Texte de la demande de brevet européen faisant foi

1)
Le texte de la demande de brevet européen ou du brevet européen doit être rédigé dans la langue de la procédure devant l'Office européen des brevets et fait foi en ce qui concerne l'étendue de la protection accordée par la république de Saint-Marin.

2) Néanmoins, la traduction en italien des actes relatifs au dépôt de la demande et à l'émission du brevet européen est réputée faisant foi dans le territoire national, lorsqu'elle confère une protection moins étendue que celle conférée par le texte dans la langue de la procédure de l'Union européenne des brevets.

3) La disposition visée au paragraphe 2 ne s'applique pas dans le cas d'une action en nullité.

4) Une traduction rectifiée peut être déposée à tout moment par le titulaire de la demande ou du brevet; celle-ci prend effet après qu'il a été mise à la disposition du public auprès de l'Office national des brevets et des marques, pour être authentifiée contre toute contrefaçon présumée.

Article 9

Transformation de la demande de brevet européen

5)
L'Office, après avoir reçu la demande de transformation, attribue à la demande le numéro d'enregistrement national et demande à la partie intéressée, un droit d'une durée d'au moins deux mois pour payer les frais prescrits pour le dépôt d'une demande de brevet et pour produire à Saint-Marin, en l'absence de celui-ci, la déclaration du choix de domicile à Saint-Marin et d'une traduction en italien du texte original de la demande de brevet européen et, le cas échéant, une traduction du texte de la même demande telle que modifiée au cours de la procédure devant l'Office européen des brevets.


 

Decreto-Legge 22 aprile 2011 n.61

Noi Capitani Reggenti

la Serenissima Repubblica di San Marino

Promulghiamo e mandiamo a pubblicare il seguente decreto-legge:

INTEGRAZIONE ALLA LEGGE 3 MAGGIO 2007 N. 57 “DISPOSIZIONI IN MATERIA DI TITOLI DI STUDIO PER L’ACCESSO ALL’INSEGNAMENTO NELLA SCUOLA MEDIA INFERIORE E NELLA SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE E ALL’INSEGNAMENTO DELLA LINGUA INGLESE NELLA SCUOLA ELEMENTARE ED EDUCAZIONE FISICA NELLE SCUOLE DI OGNI ORDINE E GRADO” E SUCCESSIVE MODIFICHE

Articolo 1

Il Corso di Formazione per aspiranti insegnanti di Scuola Media Inferiore e Scuola Secondaria Superiore, Lingua Inglese nella Scuola Elementare ed Educazione Fisica nelle Scuole di ogni ordine e grado, attivato con Decreto Delegato 23 luglio 2010 n.127, è abilitante all’insegnamento. Tale corso non dà luogo all’assegnazione di punteggio per titolo di cultura.

Articolo 2

1) Dall’anno scolastico 2011/2012 possono iscriversi alle graduatorie per l’insegnamento nella Scuola Media Inferiore e Secondaria Superiore e per l’insegnamento della Lingua Inglese nella Scuola Elementare e per Educazione Fisica nelle Scuole di ogni ordine e grado, anche coloro che sono in possesso del titolo di studio di cui alla Legge 17 settembre 1993 n.106, alla Legge 26 giugno 2003 n.85, alla Legge 25 febbraio 1998 n.39, al Decreto 8 giugno 1998 n.71, al Decreto 7 giugno 2002 n.71, all’Allegato B della Legge 3 maggio 2007 n.57, all’Allegato A del Decreto Delegato 19 giugno 2009 n.72, congiuntamente al Corso di Formazione abilitante all’insegnamento di cui al precedente art.1.

[...]

Articolo 3

1) Per gli aspiranti ad incarichi e supplenze che si iscrivono in graduatoria sulla base dei titoli di studio di vecchio ordinamento previsti dalla Legge 17 settembre 1993 n.106, dalla Legge 26 giugno 2003 n.85, dalla Legge 25 febbraio 1998 n.39, dal Decreto 8 giugno 1998 n.71, dal Decreto 7 giugno 2002 n.71, congiuntamente al Corso di Formazione di cui al precedente art.1, è applicata la Tabella C allegata alla Legge 17 luglio 1979 n.41.

2) Per coloro che si iscrivono in graduatoria sulla base dei titoli di studio previsti dall’Allegato B alla Legge 3 maggio 2007 n.57 e dall’Allegato A al Decreto Delegato del 19 giugno 2009 n.72, congiuntamente al Corso di Formazione di cui al precedente art.1, è applicata la Tabella di cui all’Allegato C alla Legge 3 maggio 2007 n.57, nonchè il Decreto Delegato 24 giugno 2010 n.116, così come integrato dal successivo art.4.

Articolo 4

Il Decreto Delegato del 24 giugno 2010 n.116 è così integrato:

“3. Al titolo di laurea necessario per l’accesso alle graduatorie per l’insegnamento nella Scuola Media Inferiore e Secondaria Superiore e per l’insegnamento della Lingua Inglese nella Scuola Elementare e per Educazione Fisica nelle Scuole di ogni ordine e grado, congiuntamente al Corso di Formazione abilitante all’insegnamento attivato dal Dipartimento della Formazione dell’Università degli Studi di San Marino, per ogni voto superiore a 77/110 e fino a 110/110: Punti 1.”.

Dato dalla Nostra Residenza, addì 22 aprile 2011/1710.

I CAPITANI REGGENTI

Maria Luisa Berti – Filippo Tamagnini

IL SEGRETARIO DI STATO PER GLI AFFARI INTERNI

Valeria Ciavatta

Décret-loi du 22 avril 2011, n° 61

Nous, Capitaines-Régents

de la République sérénissime de Saint-Marin

Promulguons et publions le décret-loi suivant :

INTÉGRATION DE LA LOI DU 3 MAI 2007, n° 57, «DISPOSITIONS CONCERNANT LES DIPLÔMES D'ÉTUDES POUR L'ACCÈS À L'ENSEIGNEMENT À L'ÉCOLE SECONDAIRE INFÉRIEUR ET DU SECONDAIRE SUPÉRIEUR, À L'ENSEIGNEMENT DE LA LANGUE ANGLAISE AU PRIMAIRE ET À L'ÉDUCATION PHYSIQUE DANS LES ÉCOLES À TOUS LES NIVEAUX» AINSI QUE LES MODIFICATIONS ULTÉRIEURES

Article 1er

Le cours de formation pour les futurs enseignants de l'école secondaire inférieur et de l'école secondaire supérieur, de la langue anglaise à l'école primaire et de l'éducation physique dans les écoles à tous les niveaux, accrédité par le décret exécutif n° 127 du 23 juillet 2010, en permet l'enseignement. Ce cours ne donne pas lieu à l'attribution de points pour le diplôme de la culture.

Article 2

1) Dès l'année scolaire de 2011-2012 peuvent s'inscrire dans les classements pour l'enseignement à l'école secondaire inférieur et supérieur, à l'enseignement de la langue anglaise à l'école primaire et l'éducation physique dans les écoles à tous les niveaux, même ceux qui sont en possession des qualifications énoncées dans la loi n° 106 du 17 septembre 1993, la loi n° 85 du 26 juin 2003, la loi n° 39 du 25 février 1998, le décret n° 71 du 8 juin 1998, le décret n° 71 du 7 juin 2002, l'annexe B de la loi n° 57 du 3 mai 2007, l'annexe A du décret délégué n° 72 du 19 juin 2009, en collaboration avec le Cours de formation pour l'enseignement certifié visé à l'article 1er.

[...]

Article 3

1) Pour les candidats à l'enseignement et à la suppléance qui s'inscrivent dans la liste sur la base des diplômes d'études de l'ancien système prévu par la loi n° 106 du 17 septembre 1993, la loi n° 85 du 26 juin 2003, la loi n° 39 du 25 février 1998, du décret n° 71 du 8 juin 1998, du décret n° 71 du 7 juin 2002, en collaboration avec le cours de formation visé à l'article 1er, est appliqué le tableau C annexé à la loi n° 41 du 17 juillet 1979.

2) Pour ceux qui s'inscrivent dans la liste sur la base des qualifications prévues à l'annexe B de la loi n° 57 du 3 mai 2007 et de l'annexe A du décret exécutif n° 72 du 19 Juin 2009, en collaboration avec le cours de formation visé à l'article précédent, est appliqué le tableau de  l'annexe C de la loi n° 57 du 3 mai 2007, ainsi que le décret exécutif n° 116 du 24 juin 2010, tel qu'il est intégré au texte suivant de l'art. 4.

Article 4

Le décret exécutif n° 116 du 24 juin 2010 est ainsi intégré:

"3. Un diplôme universitaire est exigé pour l'accès à la liste pour l'enseignement à l'école secondaire inférieur et supérieur, à l'enseignement de la langue anglaise à l'école primaire et à l'éducation physique dans les écoles à tous les niveaux, en collaboration avec le Cours de formation permettant l'enseignement accrédité par le ministère de la Formation de l'Université de Saint-Marin, pour chaque mention supérieure à 77/110 et jusqu'à 110/110: points 1".

Donné à Notre Résidence, le 22 avril  2011/1710.

LES CAPITAINES-RÉGENTS,

Maria Luisa Berti et Philip Tamagnini

LA SECRÉTAIRE D'ÉTAT AUX AFFAIRES INTÉRIEURES

Valeria Ciavatta


 

Decreto Delegato 9 agosto 2011 n.131

Sperimentazione relativa all’insegnamento di Storia Sammarinese nel biennio della Scuola Secondaria Superiore

Articolo 1

Finalità

A mente dell’articolo 28 della Legge 21 febbraio 1998 n. 21, è attivata, nel biennio della Scuola Secondaria Superiore, una sperimentazione di ordinamento avente la finalità di razionalizzare l’organizzazione delle cattedre, diminuire l’eccessiva parcellizzazione degli insegnamenti e permettere un contenimento della spesa.

Articolo 2

Oggetto della sperimentazione

Nel biennio della Scuola Secondaria Superiore l’insegnamento di Storia Sammarinese è svolto dagli insegnanti di Italiano, Storia e Geografia nel biennio.

E’ demandata alla Direzione Scolastica della Scuola Secondaria Superiore l’organizzazione delle cattedre e di quant’altro necessiti sul piano organizzativo per la realizzazione di quanto previsto al comma precedente.

Articolo 3

Durata della sperimentazione

La presente sperimentazione decorre a partire dall’anno scolastico 2011/2012 e termina alla conclusione dell’anno scolastico 2012/2013. 

Décret spécial du 9 août  2011, n° 131

Sur l'expérimentation relative à l'enseignement de l'histoire saint-marinaise durant deux ans à l'école secondaire supérieure

Article 1er

Finalité

En regard de l'article 28 de la loi du 21 février 1998, n° 21, il est activé à l'école secondaire supérieure une expérimentation dans le but de rationaliser l'organisation de l'enseignement, de diminuer la fragmentation excessive de cet enseignement et de permettre la maîtrise des dépenses.

Article 2

Objet de l'expérimentation

Durant deux ans, à l'école secondaire supérieur, l'enseignement de l'histoire saint-marinaise sera donné par des enseignants d'italien, d'histoire et de géographie lors de l'exercice biennal.

Il est attribué à la Direction scolaire de l'école secondaire supérieure l'organisation des chaires d'enseignement et de tout ce qui est nécessaire au niveau de l'organisation pour la mise en œuvre des dispositions du paragraphe précédent.

Article 3

Durée de l'expérimentation

La présente expérience aura lieu à partir de l'année scolaire 2011-2012 et se terminera à la fin de l'année scolaire 2012-2013.


 

Regolamento 25 maggio 2011 n.6

LINGUA INGLESE
FINALITA ’ GENERALI

La sempre maggiore importanza che la lingua straniera viene ad assumere nel contesto sociale culturale ed economico dell’Unione Europea, è determinata anche dal vorticoso aumento dei rapporti socio economici, industriali, politici e sociali, dai flussi turistici, dalla diffusione della tecnologia informatica. Anche il sistema formativo deve tenere conto di questo fatto, traducendolo in proposte di insegnamento innovative, con supporti metodologici adeguati, con un approccio pragmatico affinché gli allievi, acquistino, anche attraverso lo studio della lingua inglese, quelle abilità di base che possano agevolare il loro inserimento nel mondo del lavoro.

Lo studio della lingua inglese si pone importanti obiettivi educativi, esso ha infatti lo scopo di stimolare gli allievi ad ampliare il loro orizzonte culturale. Confrontare le proprie abitudini e tradizioni con quelle di chi vive in altre realtà e prendere coscienza della diversità, vuole favorire la consapevolezza della propria identità e, parallelamente, della diversità altrui, contribuendo alla crescita e alla maturazione del ragazzo. Lo studio della lingua straniera rappresenta perciò un momento importante per educare gli allievi alla comprensione e all’accettazione dell’altro e, quindi, alla convivenza interculturale e interetnica.

Lo studio della lingua inglese dovrà mirare a:

• favorire lo sviluppo sociale e culturale dei giovani
• promuovere la formazione socioculturale attraverso il contatto con culture diverse, in particolare con la realtà socioculturale anglosassone, in modo da acquisire una sempre maggiore capacità di apertura al diverso
• educare al cambiamento e alla flessibilità mentale
• sviluppare le capacità logico deduttive
• sviluppare le abilità linguistiche, soprattutto quelle recettive
• acquisire le competenze che consentano di esprimersi in modo semplice, conciso ed adeguato nella lingua inglese
• stimolare negli allievi il bisogno di comunicare ed esprimersi nella lingua inglese
• conoscere il lessico tecnico professionale relativo al settore di formazione
• acquisire o sistematizzare le conoscenze dei meccanismi morfo-sintattici dell’inglese anche attraverso un analisi comparativa con la struttura della lingua italiana.

ITALIANO

Per l’insegnamento della lingua e della letteratura italiana nel triennio, il docente, nelle ore a sua disposizione, dovrà adottare quei percorsi programmatici e quelle metodologie che meglio giovino a rafforzare negli allievi la padronanza del mezzo linguistico e la conoscenza sufficientemente articolata del panorama storico-letterario, ricorrendo ad essenziali ed insostituibili letture di testi di autori capaci di suscitare interesse, partecipazione, voglia di discussione e desideri di approfondimenti.

Solitamente per la disciplina di italiano si fa riferimento ai tre settori istituzionali definiti come abilità linguistiche, riflessioni sulla lingua, educazione letteraria, e ciò solo per comodità espositiva perché nella pratica i tre settori sono fra di loro strettamente correlati. Ciò viene ribadito anche in questo documento in particolare per sottolineare che la suddetta divisione non indica affatto criteri di vera e propria priorità.

Priorità invece rimane la necessità di proseguire, anche in questa fascia scolastica, secondo precise linee programmatiche, obiettivi di consolidamento ed avanzamento nel campo delle competenze e delle conoscenze linguistiche generali.

OBIETTIVI GENERALI

L’ insegnamento dell’italiano è pertanto finalizzato nel triennio a promuovere:

• La capacità di usare la lingua, parlata e scritta, in modo da rapportarsi agli altri in modo sufficientemente sicuro e corretto
• L’abitudine alla lettura che consente l’acceso ai diversi campi del sapere
• La consapevolezza della specificità e complessità del fenomeno letterario, come espressione della civiltà e, in connessione con le altre manifestazioni artistiche, come forma di conoscenza del reale anche attraverso le vie del simbolico e dell’immaginario
• La conoscenza diretta dei testi sicuramente rappresentativi del patrimonio letterario, considerato nella sua articolata varietà interna, nel suo storico costituirsi e nelle sue relazioni con altre letterature, soprattutto europee
• La consapevolezza dello spessore storico e culturale della lingua italiana.

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

Essi fanno riferimento –sempre nell’ambito del triennio- a tre settori:

1. Analisi e contestualizzazione dei testi
2. Riflessione sulla letteratura e sua prospettiva storica
3. competenze e conoscenze linguistiche

1. Analisi e contestualizzazione dei testi

Lo studente dovrà essere in grado di analizzare ed interpretare i testi letterari, dimostrando di saper:

• Condurre una lettura diretta del testo, come prima forma di interpretazione del suo significato.
• Collocare il testo in un quadro di confronti e relazioni riguardanti: le tradizioni dei codici formali e le “istituzioni” letterarie; altre opere dello stesso o di altri autori, coevi o di altre epoche; altre espressioni artistiche e culturali.
• Mettere in rapporto con le proprie esperienze e la propria sensibilità e formulare un proprio motivato giudizio critico.

2. Riflessione sulla letteratura e sua prospettiva storica

Lo studente dovrà dimostrare di:

• Riconoscere in una generale tipologia dei testi, i caratteri specifici del testo letterario e la sua fondamentale polisemia, che lo rende oggetto di molteplici ipotesi interpretative e di continue riproposte nel tempo.
• Riconoscere gli elementi che, nelle diverse realtà storiche, entrano in relazione a determinare il fenomeno letterario.
• Saper cogliere, attraverso la conoscenza degli autori e dei testi più rappresentativi, le linee fondamentali della prospettiva storica nelle tradizioni letterarie italiane.

3. Competenze e conoscenze linguistiche

Lo studente dovrà essere in grado di:

• Eseguire il discorso orale in forma grammaticalmente corretta, prosodicamente efficace e priva di stereotipi.
• Affrontare, come lettore autonomo e consapevole, testi di vario genere.
• Produrre testi scritti di diverso tipo, rispondenti alle diverse funzioni, disponendo di adeguate tecniche compositive e sapendo padroneggiare anche il registro formale e i linguaggi specifici.

Règlement du 25 mai 2011, n° 6

LANGUE ANGLAISE
FINALITÉS GÉNÉRALES

L'importance croissante que la langue étrangère tend à assumer dans le contexte socioculturel et économique de l'Union européenne est également déterminée par l'augmentation vertigineuse des rapports socio-économiques, industriels, politiques et sociaux, et par le flux des touristes  ainsi que par la diffusion de la technologie informatique. Même le système d'éducation doit tenir compte de ce fait, puis le traduire en propositions pour un enseignement novateur, avec un support méthodologique approprié et avec une approche pragmatique pour les élèves, afin d'acquérir, par l'intermédiaire de l'étude de l'anglais, ces compétences de base qui peuvent faciliter l'intégration dans le monde du travail.

L'étude de la langue anglaise pose d'importants objectifs pédagogiques, car elle a pour but de stimuler les élèves à élargir leurs horizons culturels. Confronter leurs propres habitudes et leurs traditions avec ceux qui vivent dans d'autres réalités et prendre conscience de la diversité peut favoriser une prise de conscience de leur identité et, en parallèle, de la diversité des autres en contribuant à la croissance et à la maturité des jeunes. L'étude d'une langue étrangère est donc un moment important pour sensibiliser les élèves à la compréhension et à l'acceptation des autres et par conséquent la coexistence interculturelle et interethnique.

L'étude de l'anglais doit viser à:

• favoriser le développement social et culturel des jeunes;
• promouvoir la formation socioculturelle par le contact avec différentes cultures, en particulier avec la réalité socioculturelle anglo-saxonne, en vue d'acquérir une plus grande capacité d'ouverture à l'autre;
• sensibiliser au changement et à la flexibilité mentale;
• développer la capacité logique déductive;
• développer les compétences linguistiques, en particulier celles qui sont réceptives;
• acquérir les compétences qui permettent de s'exprimer de façon simple, concise et adéquate en anglais;
• stimuler chez les élèves la nécessité de communiquer et de s'exprimer en anglais;
• connaître le lexique technique professionnel relatif au domaine de la formation;
• acquérir ou systématiser les connaissances des mécanismes morpho-syntaxiques de l'anglais à travers une analyse comparative avec les structures de la langue italienne.

ITALIEN

Pour l'enseignement de la langue et de littérature italiennes au cours des trois prochaines années, l'enseignant doit, parmi les heures mises à sa disposition, suivre des parcours projetés et des méthodes qui répondent le mieux à renforcer les élèves dans la maîtrise moyenne de la langue et de la connaissance suffisamment éclairée du panorama historico-littéraire, en utilisant des lectures essentielles et irremplaçable de textes d'auteurs capables de susciter l'intérêt, la participation, la volonté de la discussion et le désir de l'approfondissement.

Habituellement, pour la discipline de l'italien, il est désigné trois domaines institutionnels définis tels les aptitudes linguistiques, les réflexions sur la langue, l'instruction littéraire et seulement pour plus de commodité, car dans la pratique les trois domaines sont entre eux étroitement liés. Ce fait est réitéré dans le présent document, en particulier pour souligner que cette division n'indique pas du tout les critères et les véritables priorités.

Au lieu de cela, la priorité reste la nécessité de poursuivre, même à l'école, conformément à ce programme, les objectifs spécifiques de consolidation et d'avancement dans le domaine des aptitudes linguistiques et des connaissances générales.

OBJECTIFS GÉNÉRAUX

Par conséquent, l'enseignement de l'italien en trois ans vise à promouvoir:

• La capacité d'utiliser la langue, parlée et écrite, afin de communiquer avec d'autres d'une façon suffisamment sûre et correcte;
• Les habitudes de lecture qui permet d'accéder aux différents champs de la connaissance;
• La prise de conscience de la spécificité et de la complexité du phénomène littéraire, comme une expression de la civilisation et, en liaison avec les autres arts, comme une forme de connaissance de la réalité à travers les chemins du symbolique et de l'imaginaire;
• La connaissance directe des textes vraiment représentatifs du patrimoine littéraire, considérés dans toute leur diversité interne complexe, dans leur forme historique et dans leurs relations avec d'autres littératures, en particulier européennes;
• La prise de conscience de la profondeur historique et culturelle de la langue italienne.

Objectifs d'apprentissage spécifiques

Il est désigné toujours au sein des trois domaines:

1. L'analyse et la contextualisation des textes;
2. La réflexion sur la littérature et sa perspective historique;
3. Les compétences et les connaissances linguistiques.

1. Analyse et contextualisation des textes

L'étudiant doit être en mesure d'analyser et d'interpréter des textes littéraires, afin de démontrer sa capacité :

• À procéder à une lecture directe du texte, comme une forme précoce de l'interprétation de sa signification.
• À placer le texte dans un cadre de respect et de rapports sur les traditions des codes formels et des «institutions» littéraires; des autres œuvres ou de celles des mêmes auteurs, contemporains ou à d'autres époques; à d'autres expressions culturelles et artistiques.
• À mettre en relation leurs expériences et leur sensibilité, et formuler leur propre jugement critique.

2. Réflexion sur la littérature et sa perspective historique

L'étudiant doit démontrer :

• Qu'il reconnaît une typologie générale des textes, les caractères spécifiques du texte littéraire et sa polysémie essentielle, qui le rend sujet à de multiples interprétations et à des hypothèses de forme constante au fil du temps.
• Qu'il reconnaît les éléments qui, dans diverses réalités historiques, entrent en relation pour déterminer le phénomène littéraire.
• Qu'il est en mesure de saisir, à travers la connaissance des auteurs et des textes les plus représentatifs, les grandes lignes de la perspective historique dans la tradition littéraire italienne.

3. Compétences et connaissances linguistiques

L'étudiant doit être en mesure :

• D'effectuer un discours oral sous une forme grammaticalement correcte, prosodiquement efficace et libre de stéréotypes.
• D'entreprendre, comme lecteur autonome et conscient, de lire des textes de toutes sortes.
• De produire des textes écrits de différents types, correspondant à différentes fonctions, en possédant des techniques adéquates de composition et en maîtrisant aussi le registre formel et les langages  spécifiques.

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE DEL DECRETO - LEGGE N. 78/2011 “ISTITUZIONE DEL TRIENNIO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE DI BASE – ORDINAMENTO DIDATTICO”

Articolo 1

Le discipline e i programmi di cui all’articolo 12 del Decreto - Legge n. 78 del 10 maggio 2011 sono contenuti nell’Allegato A “Programmi delle materie dell’area comune” del presente regolamento.

Articolo 2

La certificazione delle competenze di base prevista dall’articolo 14 del Decreto - Legge n. 78 del 10 maggio 2011 è definita dal modello Allegato B “Certificato delle competenze di base” del presente regolamento.

Il certificato delle competenze di base viene rilasciato al termine della frequenza delle lezioni, indipendentemente dal fatto che l’allievo abbia conseguito o meno l’Idoneità.

Tale certificato documenta tre livelli di competenza: base, intermedio, avanzato.

Nel caso in cui il livello base non sia stato raggiunto viene riportata per ciascun asse culturale la dicitura “livello base non raggiunto”.

Dato dalla Nostra Residenza, addì 25 maggio 2011/1710.

[...]

ITALIANO

Per l’insegnamento della lingua e della letteratura italiana nel triennio, il docente, nelle ore a sua disposizione, dovrà adottare quei percorsi programmatici e quelle metodologie che meglio giovino a rafforzare negli allievi la padronanza del mezzo linguistico e la conoscenza sufficientemente articolata del panorama storico-letterario, ricorrendo ad essenziali ed insostituibili letture di testi di autori capaci di suscitare interesse, partecipazione, voglia di discussione e desideri di approfondimenti.

Solitamente per la disciplina di italiano si fa riferimento ai tre settori istituzionali definiti come abilità linguistiche, riflessioni sulla lingua, educazione letteraria, e ciò solo per comodità espositiva perché nella pratica i tre settori sono fra di loro strettamente correlati. Ciò viene ribadito anche in questo documento in particolare per sottolineare che la suddetta divisione non indica affatto criteri di vera e propria priorità.

Priorità invece rimane la necessità di proseguire, anche in questa fascia scolastica, secondo precise linee programmatiche, obiettivi di consolidamento ed avanzamento nel campo delle competenze e delle conoscenze linguistiche generali.

OBIETTIVI GENERALI

L’ insegnamento dell’italiano è pertanto finalizzato nel triennio a promuovere:

• La capacità di usare la lingua, parlata e scritta, in modo da rapportarsi agli altri in modo sufficientemente sicuro e corretto
• L’abitudine alla lettura che consente l’acceso ai diversi campi del sapere
• La consapevolezza della specificità e complessità del fenomeno letterario, come espressione della civiltà e, in connessione con le altre manifestazioni artistiche, come forma di conoscenza del reale anche attraverso le vie del simbolico e dell’immaginario
• La conoscenza diretta dei testi sicuramente rappresentativi del patrimonio letterario, considerato nella sua articolata varietà interna, nel suo storico costituirsi e nelle sue relazioni con altre letterature, soprattutto europee
• La consapevolezza dello spessore storico e culturale della lingua italiana

[...]

LINGUA INGLESE
FINALITA’ GENERALI

La sempre maggiore importanza che la lingua straniera viene ad assumere nel contesto sociale culturale ed economico dell’Unione Europea, è determinata anche dal vorticoso aumento dei rapporti socio economici, industriali, politici e sociali, dai flussi turistici, dalla diffusione della tecnologia informatica. Anche il sistema formativo deve tenere conto di questo fatto, traducendolo in proposte di insegnamento innovative, con supporti metodologici adeguati, con un approccio pragmatico affinché gli allievi, acquistino, anche attraverso lo studio della lingua inglese, quelle abilità di base che possano agevolare il loro inserimento nel mondo del lavoro.

Lo studio della lingua inglese si pone importanti obiettivi educativi, esso ha infatti lo scopo di stimolare gli allievi ad ampliare il loro orizzonte culturale. Confrontare le proprie abitudini e tradizioni con quelle di chi vive in altre realtà e prendere coscienza della diversità, vuole favorire la consapevolezza della propria identità e, parallelamente, della diversità altrui, contribuendo alla crescita e alla maturazione del ragazzo. Lo studio della lingua straniera rappresenta perciò un momento importante per educare gli allievi alla comprensione e all’accettazione dell’altro e, quindi, alla convivenza interculturale e interetnica.

Lo studio della lingua inglese dovrà mirare a:

• favorire lo sviluppo sociale e culturale dei giovani
• promuovere la formazione socioculturale attraverso il contatto con culture diverse, in particolare con la realtà socioculturale anglosassone, in modo da acquisire una sempre maggiore capacità di apertura al diverso
• educare al cambiamento e alla flessibilità mentale
• sviluppare le capacità logico deduttive
• sviluppare le abilità linguistiche, soprattutto quelle recettive
• acquisire le competenze che consentano di esprimersi in modo semplice, conciso ed adeguato nella lingua inglese
• stimolare negli allievi il bisogno di comunicare ed esprimersi nella lingua inglese
• conoscere il lessico tecnico professionale relativo al settore di formazione
• acquisire o sistematizzare le conoscenze dei meccanismi morfo-sintattici dell’inglese anche attraverso un analisi comparativa con la struttura della lingua italiana.

RÈGLEMENT D'EXÉCUTION DU DÉCRET-LOI n° 78/2011 "INSTAURATION DE LA PÉRIODE DE TROIS ANS DE FORMATION DE BASE - ENSEIGNEMENT DIDACTIQUE"

Article 1er

Les disciplines et les programmes visés à l'article 12 du décret-loi n° 78 du 10 mai 2011 sont contenus dans l'annexe A du présent règlement: "Programme des matériaux dans l'aire commune».

Article 2

La certification des compétences fondamentales prévue à l'article 14 du décret-loi n° 78 du 10 mai 2011 est définie par le modèle de l'annexe B du présent règlement: «Certificat de compétences fondamentales».

Le certificat de compétences fondamentales est émis à la fin de la présence aux cours, indépendamment de savoir si ou ou non l'élève a atteint l'admissibilité.

Ce certificat contient trois niveaux: élémentaire, intermédiaire, avancé.

Dans le cas où le niveau de base n'est pas atteint, il est indiqué pour chaque axe culturel les mots «niveau de base non atteint».

Donné à Notre Résidence, le 25 mai 2011/1710.

[...]

ITALIEN

Pour l'enseignement de la langue et de littérature italiennes au cours des trois prochaines années, l'enseignant doit, parmi les heures mises à sa disposition, suivre ces parcours projetés et ces méthodes qui répondent le mieux à renforcer les élèves dans la maîtrise moyenne de la langue et de la connaissance suffisamment éclairée du panorama historico-littéraire, en utilisant des lectures essentielles et irremplaçable de textes d'auteurs capables de susciter l'intérêt, la participation, la volonté de la discussion et le désir de l'approfondissement.

Habituellement, pour la discipline de l'italien, il est désigné trois domaines institutionnels définis tels les aptitudes linguistiques, les réflexions sur la langue, l'instruction littéraire et seulement pour plus de commodité, car dans la pratique les trois domaines sont entre eux étroitement liés. Ce fait est réitéré dans le présent document, en particulier pour souligner que cette division n'indique pas du tout les critères et les véritables priorités.

Au lieu de cela, la priorité reste la nécessité de poursuivre, même à l'école, conformément à ce programme, les objectifs spécifiques de consolidation et d'avancement dans le domaine des aptitudes linguistiques et des connaissances générales.

OBJECTIFS GÉNÉRAUX

Par conséquent, l'enseignement de l'italien en trois ans vise à promouvoir:

• La capacité d'utiliser la langue, parlée et écrite, afin de communiquer avec d'autres d'une façon suffisamment sûre et correcte;
• Les habitudes de lecture qui permet d'accéder aux différents champs de la connaissance;
• La prise de conscience de la spécificité et de la complexité du phénomène littéraire, comme une expression de la civilisation et, en liaison avec les autres arts, comme une forme de connaissance de la réalité à travers les chemins du symbolique et de l'imaginaire;
• La connaissance directe des textes vraiment représentatifs du patrimoine littéraire, considérés dans toute leur diversité interne complexe, dans leur forme historique et dans leurs relations avec d'autres littératures, en particulier européennes;
• La prise de conscience de la profondeur historique et culturelle de la langue italienne.

[...]

ANGLAIS
FINALITÉS GÉNÉRALES

L'importance croissante que la langue étrangère tend à assumer dans le contexte socioculturel et économique de l'Union européenne est également déterminée par l'augmentation vertigineuse des rapports socio-économiques, industriels, politiques et sociaux, et par le flux des touristes  ainsi que par la diffusion de la technologie informatique. Même le système d'éducation doit tenir compte de ce fait, puis le traduire en propositions pour un enseignement novateur, avec un support méthodologique approprié et avec une approche pragmatique pour les élèves, afin d'acquérir, par l'intermédiaire de l'étude de l'anglais, ces compétences de base qui peuvent faciliter l'intégration dans le monde du travail.

L'étude de la langue anglaise pose d'importants objectifs pédagogiques, car elle a pour but de stimuler les élèves à élargir leurs horizons culturels. Confronter leurs propres habitudes et leurs traditions avec ceux qui vivent dans d'autres réalités et prendre conscience de la diversité peut favoriser une prise de conscience de leur identité et, en parallèle, de la diversité des autres en contribuant à la croissance et à la maturité des jeunes. L'étude d'une langue étrangère est donc un moment important pour sensibiliser les élèves à la compréhension et à l'acceptation des autres et par conséquent la coexistence interculturelle et interethnique.

L'étude de l'anglais doit viser à:

• favoriser le développement social et culturel des jeunes;
• promouvoir la formation socioculturelle par le contact avec différentes cultures, en particulier avec la réalité socioculturelle anglo-saxonne, en vue d'acquérir une plus grande capacité d'ouverture à l'autre;
• sensibiliser au changement et à la flexibilité mentale;
• développer la capacité logique déductive;
• développer les compétences linguistiques, en particulier celles qui sont réceptives;
• acquérir les compétences qui permettent de s'exprimer de façon simple, concise et adéquate en anglais;
• stimuler chez les élèves la nécessité de communiquer et de s'exprimer en anglais;
• connaître le lexique technique professionnel relatif au domaine de la formation;
• acquérir ou systématiser les connaissances des mécanismes morpho-syntaxiques de l'anglais à travers une analyse comparative avec les structures de la langue italienne.

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